Teramo, ricercatori africani all’Izs per una due giorni di studio

Prevenire l’insorgenza del fenomeno dell’antibiotico-resistenza attraverso la conoscenza molecolare degli ecosistemi microbici che, sfruttando particolari agenti virali, consente di arginare negli alimenti lo sviluppo di patogeni senza ricorrere all’uso di agenti tossici o antibiotici.

Per potenziare dei percorsi innovativi di ricerca e sfruttare i vantaggi derivanti dall’applicazione dei risultati al campo della diagnosi e della prevenzione delle malattie infettive, la settimana prossima si riunirà a Teramo, per due intense giornate di lavori, una fitta schiera di ricercatori provenienti da centri di ricerca di diversi Paesi africani con i quali l’Istituto zooprofilattico di Teramo intrattiene da tempo importanti rapporti di collaborazione scientifica.

La collaborazione ventennale con i Paesi africani ha da sempre rappresentato per l’Izs l’occasione per migliorare le competenze scientifiche anche attraverso la ricerca sul campo in un contesto in cui le malattie attualmente non presenti sul territorio nazionale, possono essere introdotte, attraverso vettori come gli insetti.

Conoscere queste malattie, infatti, è il prerequisito fondamentale per prevenirle ed evitarne la diffusione, sia nell’uomo che negli animali. Proteggere la sanità pubblica nei Paesi africani significa anche tutelare la salute e l’economia dei Paesi europei, dato che ormai il Bacino del Mediterraneo è da considerare come un unico ambiente. Allo stesso tempo la salvaguardia della salute e del benessere animale, oltre a garantire una fonte di proteine nobili per il mercato nazionale, rappresenta anche un fattore di crescita economica, essendo una condizione non negoziabile per l’esportazione di alimenti di origine animale verso i mercati esteri, Europa compresa.

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