Teramo. Agli automobilisti più attenti non sarà sfuggita, percorrendo la SS80 racc., meglio conosciuta come Teramo-Mare, l’installazione, da qualche settimana, di cartelli tondi, per ora coperti da plastica nera.
E qualcuno si sarà anche chiesto di che segnali si tratta, visto che quelli di forma circolare, indicano divieti o obblighi.
Il mistero è stato presto disvelato, visto che un paio di cartelli, per qualche motivo, sono stati “scoperti”, magari accidentalmente, mettendo in vista un limite di velocità di 90 km/h, limite che, una volta diventato ufficiale, modificherà la velocità di percorrenza dell’utilizzatissima arteria stradale, ora con limite di 110 km/h come per tutte le strade extraurbane principali anche, se in realtà, non ci sono cartelli che indicano la velocità massima, almeno nel tratto tra Mosciano Stazione e Teramo, e viceversa.
Infatti, attualmente, a parte il grande cartellone blu che, agli ingressi della superstrada, indica le tipologie di veicoli che possono percorrere l’arteria, non è facilmente comprensibile la velocità massima consentita, salvo considerare la tipologia di strada come extraurbana principale, ai sensi dell’articolo 142 del Codice della Strada.
Quindi, a breve, potremmo trovare il limite di 90 km/h sul tracciato della Teramo-Mare, limite imposto, forse, per la tipologia delle carreggiate, prive di corsia di emergenza, e con innesti, in alcuni tratti, pericolosi, come l’uscita est di San Nicolò a Tordino, situata in una zona con scarsa visibilità, in piena curva, dove spesso si sono sfiorati incidenti.
Intanto rimangono i segnali “incappucciati”, a ricordarci di fare attenzione e utilizzare, limite di velocità a parte, prudenza nella guida, per l’incolumità nostra e degli altri.