Una maggiore partecipazione cittadina e l’invito a ripensare alcune soluzioni alternative che aiutino il quartiere ad avere una viabilità più consona, senza il rischio di restare isolato. Dall’incontro avuto lo scorso giovedì tra l’amministrazione comunale e i residenti della zona di Villa Pavone, nel quale sono stati presentati i progetti esecutivi dei lavori che prevedono l’eliminazione di 4 passaggi a livello con la realizzazione di un’unica rotatoria interrata per consentire l’accesso alla zona dietro la ferrovia, il Comitato di Quartiere Villapavone-Colleatterrato ha rappresentato alcune osservazioni, suggerimenti istanze raccolte tra i cittadini.
Ciò che lascia perplessi i cittadini è il fatto che l’interramento di oltre cinque metri di altezza potrebbe, in caso di eventuali allagamenti del sottopasso, lasciare isolato il quartiere, visto che resterebbe l’unica via di entrata e di uscita possibile a servizio della zona.
Il Comitato di Quartiere ha chiesto, dunque, che si avvii una nuova fase di confronto, per meglio disciplinare la circolazione stradale e contenere al minimo i gravi disagi che deriverebbero dai lavori che, secondo l’amministrazione, si dovrebbero svolgere in un anno, interessando la viabilità di tutto il quartiere oltre che il flusso veicolare in entrata e in uscita dalla città di Teramo. Senza contare anche la presenza dello svincolo di uscita della superstrada Teramo-Mare e dell’autostrada dei Parchi A 24.
Tra i suggerimenti posti, infatti, c’è la proposta di un eventuale collegamento della viabilità interna della zona artigianale di Villa Pavone con la rotonda di Piano d’Accio da un lato, mediante la realizzazione di una bretella di collegamento, e con il Quartiere della Gammarana dall’altro. E si invita l’amministrazione a non abbandonare, definitivamente, la soluzione dell’immissione del traffico da Cartecchio con la realizzazione di una rampa parallela in senso contrario a quella esistente e di una rotatoria in prossimità della vicina chiesa parrocchiale all’altezza dell’uscita della Teramo-Mare funzionale al collegamento stradale con il Quartiere della Gammarana.
Infine è indispensabile per il Comitato di quartiere rivedere anche la transitabilità del guado di Carapollo, attualmente interdetto, mediante la realizzazione di un ponte di collegamento, che consenta il riconoscimento dell’uso pubblico della strada fruibile dalla sua realizzazione da tutti e solo di recente chiusa dalla Teramo Ambiente con il passaggio esclusivo dei suoi mezzi.