Minacce al giudice: convalidato arresto del tunisino evaso da Martinsicuro

E’ comparso stamane davanti al giudice delle indagini preliminari di Latina Ben Fattoum Afif, tunisino di 39 anni evaso lo scorso 17 novembre dall’abitazione di Martinsicuro dove stava scontando gli arresti domiciliari, “munito” di braccialetto elettronico.

 

Il tunisino è stato rintracciato qualche giorno fa a Latina dai carabinieri di Alba Adriatica che gli davano la caccia. Il giudice ha convalidato l’arresto e si è riservato sulla richiesta della Procura che sia sottoposto a custodia cautelare in carcere, alla quale ha replicato la difesa chiedendo invece che sia ricondotto ai domiciliari.

 

 

L’uomo è accusato di evasione e di detenzione e fabbricazione di un documento d’identità falso, valido per l’espatrio. Ben Fattoum è attualmente sotto processo davanti al tribunale de L’Aquila insieme al connazionale Ben Alì Mohamed di 24 anni con l’accusa di tentativo di lesioni gravissime ai danni del giudice del tribunale di Ascoli Piceno Giuliana Filippello, che dal giorno dell’evasione è stata posta sotto scorta, così come i suoi familiari.

 

 

 

L’uomo aveva ottenuto gli arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico per un’inchiesta di droga. La notte del 17 si è dileguato dopo aver rotto il braccialetto. Secondo le indagini dei carabinieri del nucleo operativo radiomobile di Ascoli, Ben Fattoum avrebbe istigato il tentativo di Mohamed a sfregiare il giudice nel corso di un interrogatorio di garanzia, per ritorsione, dato che la Filippello aveva ordinato il loro arresto nell’ambito di un’inchiesta su un vasto giro di droga.

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