Giulianova, dal 16 agosto il fermo pesca per lo strascico

Walter Squeo
Walter Squeo
Meno di due settimane di pesca, dopo di che le imbarcazioni che operano nel settore dello strascico, da Pesaro sino a Bari, comprese quindi le marinerie abruzzesi, si fermeranno.

Il riposo biologico scatterà il 16 agosto prossimo e andrà avanti sino alla mezzanotte del 26 settembre, quando i pescherecci potranno nuovamente levare gli ormeggi per riprendere l’attività. Il decreto ministeriale è stato ratificato nei giorni scorsi dopo che il Governo ha assicurato la copertura finanziaria per garantire i rimborsi agli equipaggi.

A Giulianova saranno otto le barche a strascico che approfitteranno del fermo biologico per eseguire lavori di manutenzione, come accade ormai ogni anno. Tra imbarcati e indotto questo settore dà lavoro ad un centinaio di famiglie. In passato erano molte di più, anche perché agli inizi degli anni ’80 i pescherecci in questo settore erano 38.

Mercato ittico che non avrà più la fornitura diretta del pesce dello strascico, ma che resterà aperto in questo periodo per assicurare la compravendita all’ingrosso del pesce azzurro, visto che le lampare potranno continuare a pescare, non essendo sottoposte a fermo biologico. Così come anche le vongolare. Il prelibato frutto di mare catturato dalle circa 80 imbarcazioni del Cogevo, il consorzio di gestione delle vongolare del compartimento di Giulianova, sarà sulle tavole di sicuro sino al termine del mese di agosto.

“Torneremo a fermarci volontariamente”, ha sottolineato il vice presidente del Cogevo, Walter Squeo, “nel mese di settembre. La politica di tutela del nostro mare sta ripagando. Quest’anno abbiano trovato fondali più puliti e anche più ricchi di prodotto. Molto novellame che speriamo possa raggiungere nei prossimi mesi la taglia commerciabile”. Le vongolare, non va dimenticato, si sono limitate nel prelievo del prodotto. Non più di 3 quintali per ciascuna barca, e per tre giorni la settimana.

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