Teramo. Un vero e proprio censimento per far emergere un quadro degli accessi e dei passi carrabili nel territorio comunale. Il Comune di Teramo prosegue la sua battaglia contro gli “irregolari” e, dopo gli accertamenti sui passi carrabili e i contrassegni per i disabili, ha dato avvio alla seconda fase di ricognizione in vista della regolarizzazione e della formulazione delle nuove tariffe comunali di occupazione suolo pubblico.
“Invitiamo i cittadini a dichiarare il tipo di accesso detenuto, ad esempio le rampe condominiali o gli accessi a raso” ha detto il vice sindaco Alfonso Di Sabatino. “Questa emersione servirà a rimodulare il canone di occupazione suolo pubblico. L’obiettivo, in questa fase, è quello di conoscere il fenomeno e rimodularlo a seconda delle esigenze, senza alcuna finalità di tipo vessatorio. Essendo una fase conoscitiva, abbiamo pensato di snellire la procedura, abolendo la firma del tecnico abilitato”. Basterà, dunque, presentare gli appositi moduli, ai quali si dovrà allegare la planimetria.
“Questa non è una cosa che ci siamo inventati per fare cassa” spiega ancora Di Sabatino “ma è una disposizione prevista dal codice della strada. Vogliamo comunque mandare un messaggio di legalità, efficienza ed equa tassazione”.
In sostanza, ovunque si trova un accesso ci deve essere un passo carrabile, a meno che lungo la via non sia apposto un divieto di sosta 24 ore su 24. “Finalmente avremo un quadro completo della situazione, grazie al quale arriveremo in un secondo momento alla formulazione delle nuove tariffe”.
E per quei cittadini che pensano di scamparla e decidono di non dichiarare nulla perché pensano così di evitare il pagamento, il messaggio è chiaro: il Comune farà comunque le sue verifiche e in caso di mancata regolarizzazione scatta la sanzione tributaria e quella amministrativa.
La modulistica è disponibile presso l’Ufficio Relazioni con il Pubblico o negli uffici comunali di competenza.
Marina Serra
