Teramo, CiclAT auspica progetto pilota piste ciclabili

biciclettaTeramo. Un convegno certamente lodevole per l’interesse rivolto alla mobilità ciclabile, ma che rende comunque doverose alcune considerazioni. È il giudizio del CiclAT (Coordinamento Ciclabili Abruzzo Teramano) all’indomani del convegno che si è tenuto a Teramo lo scorso venerdi, “Fiumi: problemi e soluzioni”.

Il Coordinamento, al quale aderiscono 52 associazioni, si batte, infatti, da tempo per la realizzazione di piste ciclabili in ambito fluviale. Tuttavia, sottolinea che l’ecosistema fiume è complesso ed il problema assume connotazioni pericolose quando si propone di raccogliere “materiale di risulta” che verrebbe utilizzato dai cavatori in cambio della realizzazione delle infrastrutture ciclabili. “Tale materiale, infatti” fa sapere il coordinamento, “è il frutto naturale di processi idrogeologici che permettono l’apporto a mare di elementi sabbiosi che contribuiscono al ripascimento naturale delle nostre spiagge. Una soluzione quale quella prospettata necessita, quindi, di approfondimenti fondati sulla scientificità che evitino ulteriori disastri sui nostri fiumi”.

Il CiclAT, inoltre, segnala che è già all’esame della Regione Abruzzo una proposta di legge sulla mobilità ciclistica che contempla la possibilità di accordi pubblico-privato e che la Provincia di Teramo, nel piano d’area della media e bassa valle del Tordino, ha già predisposto un progetto di parco fluviale, da Teramo a Giulianova, supportato da studi multispecialistici, che prevede, al suo interno, una pista ciclo-ippo-pedonale.

“Gli elementi per un progetto pilota” afferma il CiclAT in merito “ci sono dunque tutti ed il convegno di venerdi può essere il primo di una serie di incontri che affrontino, con serietà, il problema e le possibili soluzioni. Dal canto suo il Coordinamento mette a disposizione gratuitamente le sue competenze tecniche sia alle amministrazioni che alle varie associazioni, come sempre fatto nei due anni di attività, nella convinzione che solo un processo di condivisione dei vari attori del territorio possa portare a soluzioni efficaci e sostenibili”.


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