Teramo, all’Izs una giornata di studio sulla Bluetongue

Fornire un aggiornamento tecnico?scientifico sulla situazione epidemiologica della malattia della lingua blu in Italia, presentare le attività specifiche del Centro di Referenza Nazionale per lo studio e l’accertamento delle malattie esotiche degli animali e i risultati del circuito interlaboratorio, confrontarsi sull’attività diagnostica dei laboratori e condividere informazioni sulle attività di ricerca.

Si svolgerà nella sala convegni del Centro Internazionale per la Formazione e l’Informazione Veterinaria di Teramo, il prossimo 21 ottobre alle 10, l’annuale Giornata di studio sulla Bluetongue organizzata dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise “G. Caporale”.

L’evento, rivolto al personale dei laboratori degli IZS che effettua gli accertamenti diagnostici sulla malattia, è accreditato ECM per le figure professionali del veterinario, del biologo e del tecnico sanitario di laboratorio biomedico.

L’IZS dell’Abruzzo e del Molise è una delle massime autorità mondiali sulla “malattia della lingua blu”, nel 2005 è stato designato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità Animale (OIE), “Laboratorio di Referenza per la Bluetongue” sotto la responsabilità di Giovanni Savini, attuale direttore sanitario dell’IZSAM, che aprirà i lavori della giornata studio. Inoltre, nel novembre del 2014, per conto del Ministero della Salute, l’IZSAM ha organizzato a Roma la IV Conferenza Internazionale sulla Bluetongue che per la sua rilevanza fu inserita nel programma ufficiale del semestre italiano di presidenza dell’Unione Europea.

La Bluetongue, o malattia della lingua blu, è trasmessa da un piccolo insetto simile a un moscerino chiamato culicoide, che colpisce gli ovini e i caprini provocandone spesso la morte. L’infezione interessa anche i bovini che in genere non si ammalano ma possono fungere da fonte di infezione per i culicoidi e quindi diffondere la malattia. Non c’è alcun pericolo per la salute umana poiché il virus responsabile della Bluetongue non è in grado di contagiare l’uomo.

Trattandosi di una malattia trasmessa da insetti e non potendo utilizzare massicce dosi di insetticidi nell’ambiente, la lotta alla Bluetongue si basa principalmente sul controllo della movimentazione degli animali (soprattutto bovini), fondato su principi di biosicurezza per evitare la diffusione della malattia e sulla vaccinazione degli animali stessi.

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