Provincia Teramo, riqualificazione del servizio sanitario: più ambulanze e maggiore assistenza

Teramo. “La nuova programmazione regionale, nella provincia di Teramo, ha previsto l’attivazione di 7 postazioni medicalizzate a fronte delle 4 attualmente esistenti”. Lo afferma il direttore dell’Agenzia sanitaria, Alfonso Mascitelli, chiarendo i numeri che la nuova rete di emergenza-urgenza mette a disposizione nella provincia di Teramo e confermando che si tratta di investimenti qualitativi nuovi che avranno ricadute sul territorio positive in termini di emergenza.

“E’ il caso di chiarire – precisa Mascitelli – che il Decreto Lorenzin prescrive l’attribuzione di un’ambulanza con medico a bordo ogni 60 mila abitanti, quindi la Provincia di Teramo, con una popolazione di circa 311 mila abitanti, dovrebbe essere dotata di 5 ambulanze medicalizzate. La Regione e il Commissario sono andati oltre prevendendone 7.

Inoltre – aggiunge il direttore dell’Agenzia – il lavoro di preparazione, condotto per diversi mesi, ha analizzato tutte le variabili e correzioni necessarie per rendere più sicura l’assistenza emergenziale, utilizzando in particolare alcuni criteri: i tempi di percorrenza per verificarne il rispetto secondo quanto previsto dalla normativa vigente, le missioni effettuate dalle postazioni territoriali 118 e gli accessi al Pronto Soccorso”.

La riqualificazione del servizio ha voluto incidere positivamente sulla qualità. Allo stato attuale la postazione medicalizzata di Teramo garantisce l’assistenza a una popolazione che risiede non solo nella città di Teramo ma anche in zone extraurbane che distano anche 50 km, non permettendo così il rispetto dei tempi previsti e lasciando sprovvista di adeguata assistenza, in alcuni casi, la stessa popolazione di Teramo città.

Questa criticità verrà superata con l’attivazione della postazione medicalizzata con attività di 24 ore nella località di Zampitti/Basciano, che così provvederà a decongestionare il numero di chiamate sulla postazione di Teramo.

E’ il caso anche di chiarire – spiega Mascitelli – che non si può equiparare, in termini quantitativi e qualitativi, una automedica con una ambulanza medicalizzata. L’automedica, a differenza dell’ambulanza, può solo fornire un supporto ai mezzi di soccorso di base o intervenire per trattare direttamente un paziente che non necessita del successivo trasporto in ospedale”.

Per quanto concerne le preoccupazioni circa l’area interna di Isola del Gran Sasso, “la programmazione regionale ha previsto oltre all’attivazione di una postazione H12 di base anche una postazione H24 con medico a bordo poco distante dalla località Zampitti/Basciano”.

A questa attività si aggiunge poi l’implementazione che la Regione ha avviato sul sistema informatico di collegamento con le centrali del 118. Infine, “le associazioni di volontariato che operano nel campo dell’emergenza rappresentano una risorsa importante, ad esse – conclude Mascitelli – verranno assegnate dalla programmazione regionale ulteriori attività come il trasporto secondario dei pazienti che si integreranno con quelle di emergenza”.

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