Roseto e la questione profughi. Borgatti: “Falso parlare di emergenza”

marco borgattiSulla vicenda degli immigrati ospiti nel Residence Felicioni, nella zona sud di Roseto, nelle ultime ore si sono rincorse cifre e polemiche, prese di posizione tra chi è favorevole e chi invece non gradisce che in città arrivi un’ondata di profughi.

Attualmente sono 30 i migranti accolti nella struttura ricettiva. Ma secondo l’assessore alle politiche sociali Alessandro Recchiuti in città ne potrebbero arrivare altri 170.

Non la pensa allo stesso modo l’esponente della sinistra locale Marco Borgatti il quale cita il bando di affidamento della Prefettura secondo il quale in tutta la provincia di Teramo dovranno arrivare 400 profughi, cittadini stranieri richiedenti la protezione internazionale per gravi motivi di vessazione.

“Le possibilità che, su quasi cinquanta comuni, la metà degli immigrati”, sostiene Borgatti, “sia ospitata nella sola città di Roseto è inverosimile. Pare che il bando sia stato aggiudicato da una cooperativa della costa teramana. Bisogna inoltre specificare che l’affidatario dell’accoglienza, secondo quanto previsto dal bando, dovrà garantire la registrazione, l’idoneità degli immobili che ospitano i migranti e fornire servizi di assistenza alla persona quali: orientamento, servizi di igiene, raccolta rifiuti, erogazione pasti e fornitura di beni come vestiario e prodotti personali”.

Ai migranti dovranno essere garantiti servizi psicologici ed assistenza linguistica. Per quanto riguarda le cifre è previsto un intervento complessivo di circa un milione di euro totali per ospitare i 400 profughi, totali non nella sola residence felicioniRoseto, fino al 31 dicembre.

La Prefettura inoltre stima la spesa pro capite di circa trenta euro somma che deve comprendere il “pocket money” che varia da 2,5 euro a 7,5 euro a seconda del numero dei familiari a carico. Somma che verrà data in forma di buono per acquisti di schede telefoniche, snack, giornali, sigarette, biglietti per il trasporto pubblico.

“Non serve lanciare numeri improvvisati”, conclude Borgatti, “in quanto la Prefettura col bando emanato ha previsto che possono essere alloggiati da un minimo di 10 ad un massimo di 50 migranti in una struttura. Quindi è fuori luogo parlar di cifre superiori. Queste semplici e sterili cifre che servono a sfatare falsi miti ed assurde paure”. Ma in città, intanto, c’è chi storce il muso.

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