Teramo, la Team punta al pareggio di bilancio. E apre ai lavoratori

Un bilancio semestrale che segna un passivo di 73mila euro ma che si conta di riassorbire entro la fine dell’anno. Questo in sintesi la relazione approvata dal Consiglio di amministrazione della Team presentata questa mattina alla stampa con la quale si è discusso anche dei temi caldi sostenuti dai sindacati che hanno indetto uno sciopero dei lavoratori di due giorni in programma martedì e mercoledì prossimo.

Come ha spiegato il presidente Pietro Bozzelli, si è dovuto tener conto della riduzione dei servizi e la conseguente perdita di circa un milione e 700mila euro, dovuta ad una diminuzione delle commesse da parte del Comune di Teramo. Inoltre, grazie al nuovo Piano economico finanziario, si dovrebbero contenere i costi per circa un milione e mezzo di euro.
In compenso, però, ci sono circa 3 milioni di euro di fatturato, per cui, se si continuerà a prestare attenzione alla gestione dei costi fissi, in linea con le aspettative, la Team conta di chiudere l’anno senza perdite.

“Abbiamo dei segnali importanti dalle commesse esterne”, spiega il presidente, “soprattutto grazie alla raccolta differenziata di Giulianova che ha raggiunto un risultato insperato del 70%”. Proprio con la Ecotedi, Bozzelli ha intenzione di potenziare l’attività, riorganizzando il servizio di raccolta nella cittadina costiera partito solo lo scorso primo aprile, aggiornando il contratto di fornitura dei servizi, ridistribuendo quindi anche il costo dei dipendenti in base alle commesse, e prorogando fino al 31 dicembre la convenzione con il Comune di Termoli, il cui fattorato incide per il 18-20% sui bilanci della Team, che ha bandito una nuova gara.

La Team, inoltre, sta programmando grandi investimenti soprattutto nel centro operativo di Carapollo dove, dopo gli incidenti della scorsa estate, si punta a potenziare il sistema di protezione anticendio, mettere telecamere ad infrarossi e realizzare una nuova stazione ecologica, con un’area dedicata ai cittadini, ampliando l’orario di apertura in modo da andare incontro alle esigenze di tutti.
Per quanto riguarda la questione del personale, il presidente ha annunciato che verrà implementato il sistema di valutazione sulla qualità e quantità delle ore lavorate, visto che qualche situazione anomala finisce per pregiudicare il lavoro di tutti. E sulle motivazioni che hanno indotto i lavoratori ad organizzare due giorni di protesta la società risponde punto su punto.

Sulla questione del piano ferie, l’amministratore delegato Luca Ranalli ha spiegato che il ritardo con cui è stata fatta la comunicazione era dovuta al fatto che si è data priorità alla risoluzione dei 46 dipendenti che rischiavano il posto e per i quali si è poi trovata la soluzione della cassa integrazione straordinaria e dei contratti di solidarietà che ha anticipato l’azienda. “Chiaramente non sarebbe stato mai possibile accontentare tutti”, ha detto Ranalli, “ma ben il 73% delle richieste di ferie di prima fascia sono state accolte, mentre c’è da sottolineare che ben 18 dipendenti hanno rifiutato di ricevere le comunicazioni dell’azienda, andando incontro alle sanzioni come previsto dalle procedure di legge”.

Per quanto riguarda la sicurezza dei lavoratori, il presidente ha sottolineato che, come previsto dalla normativa, sarà la Asl a stabilire, una volta completati gli accertamenti, se ci sono correttivi da fare per tutelare la salute dei dipendenti, ribadendo anche la disponibilità dell’azienda a migliorare, su suggerimento dei lavoratori, le procedure adottate. Per valutare, invece, i risultati della nuova calendarizzazione, bisognerà attendere ancora la fine del mese, visto il ritardo con cui la nuova raccolta è entrata a regime, in considerazione anche dell’estate che non consente di poter avere una visione oggettiva.

“I nostri dipendenti”, ha detto Anna Di Russo, “hanno compreso gli investimenti che l’azienda sta facendo sia per la sicurezza degli impianti sia sui lavoratori stessi. Inoltre stiamo lavorando per rendere più vicina la governance alle maestranze. E proprio su questa strada abbiamo intenzione di organizzare almeno un paio di volte l’anno un incontro tra la dirigenza e tutti i lavoratori”.

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