Si è punto con l’ago di una siringa nascosta nella sabbia. Era corso a raccogliere il pallone che era finito in un tratto di spiaggia libera, tra il Lido Lo Squalo e L’Astice Caffè a Cologna.
Momenti di paura per un bimbo di 8 anni, figlio di un dirigente dello Stato che presta servizio a Teramo. Ha sentito chiaramente la puntura dell’ago e del sangue fuoriuscire dalla ferita. A soccorrere il piccolo sono stati immediatamente i genitori che hanno avvertito il 118, i carabinieri e i vigili urbani per denunciare l’accaduto, temendo il peggio per la salute del loro bambino.
A prestare le prime cure è stato il titolare del Lido Lo Squalo, Ernano Perletta che ha disinfettato la ferita in attesa dell’arrivo dell’ambulanza. Al piccolo sono state eseguite delle analisi del sangue che hanno escluso da subito conseguenze che è meglio non immaginare. E tra tre mesi dovrà ripetere gli esami solo per avere la conferma che non ci siano state delle conseguenze a lungo termine come il rischio di infezioni o epatiti. Ipotesi scartata comunque dai medici che hanno visitato il bimbo, anche perché la siringa in questione non sarebbe stata usata recentemente.
Sembra che fosse in quel mucchio di detriti già da diverso tempo. L’episodio però fa riflettere. Se è vero che le concessioni balneari sono pulite perché i titolari provvedono ogni mattina alla manutenzione dell’arenile, è altrettanto vero che il Comune dovrebbe provvedere alla pulizia del tratto di spiaggia libera.
La zona in cui è accaduto l’episodio sino a qualche tempo fa veniva utilizzata per lo stoccaggio dei detriti portati via dalle aree in concessione perché il Comune di Roseto aveva dato l’autorizzazione per sistemare il materiale (conchigliame, pezzetti di legno, cartacce) in quel punto.
E sempre il Comune avrebbe poi dovuto garantirne lo smaltimento, stando alle promesse fatte agli stessi operatori circa un mese fa. Da allora, però, i titolari di chalet, al termine di ogni operazione di pulizia del proprio tratto di spiaggia, scaricano i detriti direttamente nei cassonetti. Quel cumulo dunque è lì da circa un mese, così come era lì quella siringa che ha punto un bimbo di appena 8 anni.