Sant’Egidio, muore a 22 anni dopo il calcetto

piermario_pompeiSant’Egidio alla Vibrata. Una partita di calcetto con gli amici, come era solito fare nel tempo libero, poi nel breve tragitto in auto verso casa accusa un malore fulminante, che spezza i suoi sogni e le sue ambizioni di giovane uomo. Aveva 22 anni, Piermario Pompei, operaio di Sant’Egidio stroncato, martedì sera, con ogni probabilità da un attacco cardiaco.

Il giovane, che viveva nella frazione di Villa Marchesa, dove era molto apprezzato per il suo impegno e l’attivismo per qualsiasi attività associativa, era un ragazzo che amava lo sport, praticato da sempre. La stessa cosa è accaduta martedì, quando Piermario si è ritrovato, dopo il lavoro da tornitore, con gli amici del calcetto. Nulla lasciava presagire ad un epilogo del genere. La tragedia si è consumata dopo la partitella, quando Piermario Pompei stava tornando verso casa. Il giovane ha accusato un malore mentre era in auto, si è accasciato sul volante e la sua auto si è arrestata ad un incrocio, nella frazione di Villa Marchesa. Alcuni automobilisti di passaggio si sono fermati e hanno chiamato i soccorsi, ma per il giovane qualsiasi tentativo di soccorso si è rivelato inutile. Il giovane è stato trasportato all’ospedale di Sant’Omero e oggi pomeriggio è stato sottoposto all’autopsia, per cercare di risalire alla cause del decesso, che sembrano comunque di natura cardiaca. Il giovane, comunque, mai in precedenza aveva accusato problemi di questo genere e a testimonianza della sua sana e robusta costituzione, aveva fatto domanda per arruolarsi con i paracaduti della Folgore, e in attesa della chiamata, lavorava come tornitore in un’azienda della zona. Nella popolosa frazione di Villa Marchesa, dove Piermario viveva con la famiglia (il papà Adriano e la madre Lella), tutti lo ricordano con le lacrime agli occhi, come un bravo ragazzo, amante dello sport e sempre pronto a mettersi a disposizione degli altri, e ad aderire a qualsiasi iniziativa promossa nel quartiere.

 

 

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