Teramo, arriva il centro sportivo intitolato a Lorenzo Di Patrizio

Teramo. Era il 20 luglio del 2009 quando il 14enne Lorenzo Di Patrizio è morto annegato in un vascone di Carapollo. Sei anni dopo, al ragazzo di Villa Pavone, la giunta comunale vuole intitolare il nuovo centro sportivo che sta per sorgere proprio lì dove Lorenzo andava spesso a giocare.

“E’ la nostra volontà, vorremmo intitolare tutto questo a lui”, ha spiegato questa mattina il consigliere comunale Luca Corona. Tutto questo, sta per due nuovi campi polivalenti per il quartiere di Villa Pavone. Uno al coperto, pensato soprattutto per la ginnastica artistica, ma adattabile a qualsiasi altra attività e soggetto, come tutti gli impianti sportivi della città, a bando di esternalizzazione. Uno, invece, di 36 metri per 18, sarà terminato all’esterno e sarà consegnato idealmente a tutti i ragazzi della zona che vorranno utilizzarlo.

I lavori, iniziati nell’ottobre dello scorso anno dalla ditta Iervelli, termineranno per l’estate secondo le intenzioni del Comune che ha curato il progetto con l’ingegnere Coletta Puritani ed i geometri Domenico Sciamanna e Gianluigi Di Berardo.

“L’impianto sarà dotato anche di una buca-paracadute – ha spiegato Sciamanna – dove saranno montati tappeti, materassi e attrezzi per limitare le cadute degli atleti della ginnastica. E’ l’unica palestra in Abruzzo dotata di questo accorgimento, la più vicina si trova a Porto d’Ascoli”.

“E’ frutto di un finanziamento regionale di 472mila euro, di cui 272mila euro da fondi Pip comunali – ha aggiunto l’assessore Giorgio Di Giovangiacomo – Stiamo aspettando che la Regione ci approvi l’utilizzo al ribasso per realizzare un manto colorato in resina per il campo interno”.

Il centro al coperto prevede anche due spogliatoi, più un terzo per gli arbitri ed un ufficio. L’impianto è completamente riscaldato, utilizzando un kit salvarisparmio per evitare la dispersione del calore verso l’alto della struttura. Anche il telo che ricopre l’impianto impedisce la dispersione del calore diffuso all’interno, attraverso una doppia membrana.

A breve verrà installato anche un circuito di videosorveglianza.

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