Teramo, malato di tumore cita in giudizio la Commissione Europea

commissione-europeaTeramo. La Commissione Europea,  istituzione per la quale ha prestato servizio, gli ha riconosciuto l’invalidità permanente, già nel ’94, ma ritarda nel liquidargli il danno e gli interessi.

Per far valere le sue ragioni Arnaldo L., un teramano di 69 anni ammalato di tumore al polmone, ha deciso di citare in giudizio la Commissione Europea, istituzione nella quale ha svolto la sua attività professionale per 30anni in giro per il mondo. Al centro del contenzioso, infatti, c’è un aspetto di natura economica legato alla malattia professionale, contratta dal funzionario europeo, per la continua esposizione alle polveri di amianto. Nel ’94, ai primi sintomi dalla malattia, infatti, al funzionario viene riconosciuta l’invalidità permanente e liquidata solo una piccola somma rispetto al grave danno frutto della malattia professionale. Da quel momento, nonostante l’aggravarsi dello stato di salute, Arnaldo L. viene dimenticato dalla Commissione Europea, che omette di indennizzarlo e di liquidare gli interessi legali. Di fronte al lassismo dell’ente per il quale ha lavorato, l’uomo ha deciso di rompere gli indugi e attraverso i suoi legali (Anna Orecchioni e Giacinto Canzona) si è rivolto all’Autorità Giudiziaria e Politica italiana contro la decisione parziale della Commissione Europea.


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