Perazzetti si difende: “Non candidato al Senato per il biodigestore a Città Sant’Angelo”

Città Sant’Angelo. Dopo il silenzio elettorale, Matteo Perazzetti si difende e con una diretta su Facebook ha rigettato al mittente le accuse, arrivategli nelle ultime settimane, di chi ha visto dietro alla sua candidatura al Senato un legame con il progetto per il biodigestore in località Piano di Sacco.

Perazzetti, eletto sindaco angolano nel 2019, è stato inserito nelle liste di Fratelli d’Italia per il Senato alle elezioni di domenica scorsa. Subito dopo il risultato, che lo ha visto non eletto, con un post su Facebook aveva già lanciato la sua ricandidatura per le prossime comunali: “Questo non è un traguardo ma una tappa di un percorso chiamato Città Sant’Angelo 2024, perché oggi sgombero il campo da qualsiasi falsità che i politici dell’odio potrebbero mettere in giro, io mi candiderò solo a sindaco“.

Forse una prima risposta a chi gli ha rimproverato di voler “abbandonare” il Municipio per una carica ben più alta, prima ancora di terminare il primo mandato da sindaco.

Ieri, invece, Perazzetti si è voluto “togliere alcuni sassolini dalle scarpe”, e lo ha fatto sempre via social, con una diretta Facebook di oltre 10 minuti servita a rispondere alle accuse “fantasiose e offensive” alle quali non aveva risposto finora per un silenzio elettorale autoimpostosi.

Mi vedevano candidato al Senato per aver approvato e accettato il biodigestore“, ha detto il primo cittadino.

Dopo “aver subito in silenzio per giorni”, ora Perazzetti risponde a “chi strilla e manifesta” – con chiaro attacco all’ex vice sindaco Alice Fabbiani, oggi schierata con Sinistra Italiana sul fronte No Biodigestore – mostrando dal sito internet del Comune il Piano Regolatore “scritto da i duri puri che oggi dicono di voler difendere Piano di Sacco” che ha “ben definito un’area e una vocazione”.

Il sindaco evidenzia bene la data riporta sulla Valutazione ambientale strategica del PRG: “Dal 2018 è prevista a Piano di Sacco una discarica pubblica per le esigenze provinciali per circa un decennio – legge pedissequamente.

“Parlano gli atti, e non tollero che mi si getti fango addosso da chi pensa che io scambi una mia candidatura al Senato per l’approvazione del biodigestore”, chiude Perazzetti, chiedendo “a chi oggi strilla, dov’erano e perché hanno taciuto quando questi atti sono stati approvati?”.

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