Pescara. La polizia avrà presto 25 ‘negoziatori’ per intervenire negli “eventi critici complessi”. L’apposito corso è stato inaugurato ieri a Pescara, presso la Scuola per il ‘controllo del territorio’ della Polizia di Stato, dal prefetto Francesco Messina, Direttore centrale anticrimine.
Le linee guida che disciplineranno l’attività del negoziatore sono frutto di un lavoro di approfondimento e condivisione che nasce nel 2020, coordinato dal Servizio controllo del territorio della Direzione centrale anticrimine della Polizia di Stato, prendendo spunto dall’analisi di una serie di eventi passati e dallo studio delle caratteristiche delle potenziali minacce in grado di turbare l’ordine e la sicurezza pubblica, anche con riferimento ai fenomeni terroristici connessi al fanatismo religioso e all’azione di persone “non collaborative” o con intenti criminali violenti.
Il risultato dello studio ha portato ad introdurre uno specifico “dispositivo di negoziazione” che supporti i questori nella gestione, nel contenimento e nella risoluzione di cosiddetti “eventi critici complessi”, anche in un’eventuale ottica di “riduzione del danno”. I “negoziatori della Polizia di Stato” potranno quindi intervenire quando, in un quadro divenuto prevalentemente statico, sia necessario avviare una trattativa con l’aggressore per risolvere la crisi.
Il corso di formazione, oltre a soffermarsi sull’approfondimento normativo, prevede anche lo studio di tecniche psicologiche e di comunicazione, nonché simulazioni pratiche; è inoltre prevista la partecipazione, come docenti, di esperti esterni alla Polizia di Stato, tra cui un docente universitario di psicologia, due appartenenti al Gis dei Carabinieri, un rappresentante dell’Fbi e due dell’Israel Crisis Negotiation Unit.