Collecorvino. E’ il consigliere regionale Antonio Blasioli (PD) a tornare a chiedere la messa in sicurezza delle sponde del fiume Fino e del ponte che lo sovrasta nel territorio da Collecorvino e Picciano.
Lo scorso 12 ottobre, Blasioli aveva effettuato un sopralluogo insieme a Mario Di Marco e Tonino Di Giacomo, del circolo PD di Picciano, i quali, riferisce avevano raccolto “le sollecitazioni di alcuni residenti preoccupati per il deterioramento dei gabbioni impiegati per la protezione delle sponde fluviali e i rischi derivanti, in caso di piena, per il ponte che attraversa il fiume Fino, su cui transita ogni giorno un numero ingente di auto e mezzi del trasporto pubblico”.
“I lavori eseguiti negli anni ’90, infatti, sono ormai un lontano ricordo”, afferma Blasioli, “per cui è necessario – come è evidente anche ad occhio nudo – intanto un immediato primo intervento di messa in sicurezza, e poi un secondo più ampio e strutturale per risolvere più efficacemente la questione”. Per questo il 13 ottobre il consigliere regionale aveva inviato una missiva al Servizio Genio Civile della Regione Abruzzo per richiedere un’accurata ispezione in loco. “Stamane mi è pervenuta la risposta dei responsabili del Servizio”, spiega ancora Blasioli, “i quali riferiscono di aver accertato le criticità idrauliche da noi segnalate e di aver richiesto ed ottenuto un finanziamento di 125mila euro per provvedere, già ad inizio 2023, all’esecuzione dei primi lavori di messa in sicurezza. Operazioni di cui seguiremo attentamente lo svolgimento in quanto è stato riconosciuto il carattere d’urgenza”.
Sono stati previsti, inoltre interventi strutturali risolutivi, che prevedono “la rimozione del materiale depositato al fine di rettificare l’asta fluviale nel tratto in esame e la pulizia e riprofilatura delle sponde fluviali e la realizzazione di opere di protezione – inserito all’interno del Programma Regionale Triennale delle opere idrauliche 2023/2025 in corso di approvazione”. “Vigileremo anche sull’attuazione di questo secondo intervento, affinché si possa definitivamente porre rimedio alle criticità che interessano da tempo l’area e l’infrastruttura”, conclude Blasioli.