Città Sant’Angelo, sui social le determine non pubblicate: “Propaganda diffamatoria”

Città Sant’Angelo. E’ divampata al polemica sui social, a Città Sant’Angelo, dopo la bocciatura da parte del consiglio comunale della proposta – targata Pd – per conferire la cittadinanza onoraria Patrick Zaki, studente dell’università di Bologna detenuto in Egitto.

Dopo la bocciatura, avvenuta nell’ultimo consiglio comunale del 30 marzo, il circolo cittadino di Sinistra Italiana denuncia “una scorrettezza nei confronti di una nostra iscritta”.

Come riferiscono, Davide Raggiunti, segretario cittadino, e Pierpaolo Di Brigida (in foto), segretario provinciale Si: “Un esponente politico angolano di Fratelli d’Italia pubblica su Facebook una determina di liquidazione datata 13/11/2020 non più reperibile on line, poiché ampiamente trascorsi i giorni di pubblicazione obbligatoria”.
Il riferimento è all’attacco subito da Raffaella Graziani, ex assessore per due mandati del partito comunista italiano che, dopo aver esternato il proprio sdegno per la cittadinanza bocciata a Zaki, ha visto pubblicare sui social una determina comunale riguardante il pagamento di una fornitura di libri in favore della sorella, libraia di professione.
“Abbiamo chiesto spiegazioni, attraverso una mail indirizzata al Sindaco, in quanto responsabile della correttezza amministrativa, e al Segretario Comunale, in quanto responsabile della trasparenza”, riportano Raggiunti e Di Brigida, “come fosse possibile che tale esponente politico potesse essere in possesso di questo documento, seppur avesse fatto richiesta di accesso agli atti (e ne chiediamo prova documentata) in quanto conosciamo la tempistica per avere copia di documenti, ovvero non meno di 30 giorni”.
“Chiediamo ai responsabili della correttezza istituzionale di andare a fondo e verificare l’iter seguito da tale documento, di come sia stato possibile l’utilizzo a scopi propagandistici, diffamatori e assolutamente non consoni. Siamo consapevoli di non essere di fronte ad una bravata di un ragazzo (il quale personalmente si è scusato con l’interessata), ma piuttosto ad un’azione studiata per colpire una militante politica e la sua famiglia”, concludono i due segretari di Sinistra Italiana.
Impostazioni privacy