Caramanico: “Rilanciare le terme per uscire dalla crisi”

Caramanico Terme. “Sono tantissime le richieste di aiuto che ci arrivano dagli albergatori e dai commercianti di Caramanico Terme. C’è forte preoccupazione generata dalla grave crisi economica che si sta verificando a causa della chiusura dello stabilimento termale e dall’assenza di un piano alternativo per valorizzare il turismo”.

E’ il vice presidente del Consiglio regionale, Domenico Pettinari, a farsi “promotore delle iniziative avanzate dalle maestranze locali per avere riconoscimento delle bellezze che rendono Caramanico e il suo comprensorio unico nella provincia di Pescara e non solo”, con una missiva indirizzata al Presidente della Regione, all’Assessore competente e al Presidente del consiglio regionale, nonché al Sindaco di Caramanico, “per trovare una soluzione alla drammatica situazione che si vive tra i vicoli di uno dei borghi montani più belli d’Abruzzo”.
“Ho chiesto, ancora una volta, un interessamento diretto – spiega Pettinari – perché l’Associazione degli albergatori ha rappresentato, unitamente alla mancanza di informazioni sulla riapertura dello stabilimento termale, la sofferenza delle attività imprenditoriali a causa dell’inefficacia delle iniziative poste in essere che, a parer loro, non sarebbero pienamente rispondenti alle necessità del settore. Questa condizione nuocerebbe gravemente all’intero territorio e a tutte le attività che gravitano intorno al turismo che vedono vanificati anni di sacrifici e di investimenti”.

“Anche l’Associazione dei commercianti ha fatto sentire la sua voce – incalza il pentastellato – gli esercenti sono preoccupati della mancata riapertura delle Terme e della scarsità di informazioni sul futuro della stessa, ma anche sulla volontà di avviare un piano alternativo per valorizzare il turismo e le attrattive naturalistiche e paesaggistiche del comprensorio”.

“Attraverso un’attenta analisi condotta dall’Associazione degli albergatori, insieme all’associazione dei commercianti e degli amministratori locali, risulterebbero formulate una serie di interessanti proposte per accrescere i punti di forza e colmare le criticità scaturite dalla chiusura del complesso termale”, riferisce ancora Pettinari, “l’idea proposta, peraltro già ampiamente esposta agli organi politici, è quella di rilanciare la destinazione turistica attraverso un nuovo brand, ‘Caramanico, Terme e Natura’, che si pone l’obiettivo il poter vivere un’esperienza a 360° all’interno del comparto territoriale con eventi di grande richiamo ed iniziative volte a migliorare e creare nuovi servizi sul territorio di Caramanico Terme e valorizzando la destinazione”.

“L’intervento della Regione Abruzzo non può essere legato esclusivamente agli aiuti di Stato – conclude Pettinari – perché sono ancora da approvare con decisione della Commissione Europea, e quindi erogati in anni lontani che non risolvono, purtroppo, l’attuale grave crisi che ha messo in ginocchio l’intero territorio. Per questo voglio sapere se a oggi, siano state individuate nuove imprese per la gestione delle Terme di Caramanico, unitamente alla gestione delle strutture alberghiere annesse e quali tempi sono previsti affinché la nuova gestione possa avere il provvedimento di convenzione con la Regione Abruzzo e diventare pienamente operativa”.

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