Montesilvano, il sindaco Maragno si dimette VIDEO

maragno fasciaMontesilvano. Il sindaco di Montesilvano, Francesco Maragno, ha annunciato che rassegnera’ le dimissioni.

Al centro di questa decisione la richiesta dei consiglieri comunali di minoranza di aggiornare la seduta di oggi del Consiglio per la discussione del Bilancio all’8 ottobre, mentre la giunta riteneva opportuno avviare subito la discussione.

Al momento del voto sul rinvio cinque consiglieri di maggioranza, cioe’ di Forza Italia, hanno votato con la minoranza per cui il sindaco ha comunicato che rassegnera’ le dimissioni. Ha detto “sono stato un uomo libero fino ad oggi e intendo restarlo anche senza fascia tricolore”. A votare la richiesta di rinvio tutti i consiglieri di minoranza insieme ai consiglieri di Forza Italia, Manola Musa, Anthony Aliano, Claudio Daventura, Debora Comardi e Stefano Di Blasio.

“Quando un sindaco non può contare sulla propria maggioranza questo tipo di atto diventa doveroso. Credo fortemente che un’Amministrazione debba far funzionare con onestà l’ente. Sin dal primo istante ho fatto tutte quelle scelte che potessero migliorare la qualità della vita dei montesilvanesi. Non posso accettare per la mia dignità di uomo, di padre di famiglia, di sindaco e di ispettore della Guardia di Finanza che le scelte di questo Comune possano essere fatte al di fuori del Comune stesso. Per questo nelle prossime ore formalizzerò le mie dimissioni da primo cittadino”.

CHIAVAROLI: CI RIPENSI

“Il Nuovo Centrodestra invita Francesco Maragno a ritirare le proprie dimissioni e a proseguire con l’azione amministrativa che ha ben cominciato”. Lo dice la senatrice Federica Chiavaroli, coordinatrice regionale del Ncd, sottolineando che “è bene che il sindaco verifichi la propria maggioranza, se è accaduto che la maggioranza dei consiglieri ha votato per il rinvio della discussione sul Bilancio”- Chiavaroli afferma che “il Nuovo Centrodestra è con il sindaco e sostiene Maragno senza condizioni”.

PAGANO: PRONTO A ESPULSIONI

“Sanziono e ritengo deprecabile il comportamento dei cinque consiglieri comunali di Forza Italia che hanno votato con la minoranza per il rinvio della discussione del Bilancio a Montesilvano. Verificherò se sono tesserati al partito e se lo sono prenderò provvedimenti, anche fino ad arrivare alla misura estrema dell’ espulsione”. Lo annuncia il coordinatore regionale di Forza Italia, Nazario Pagano. “Siamo in una fase di costruzione di Forza Italia – spiega il coordinatore – e nelle liste erano state candidate anche persone che non sono ancora tesserate. Hanno trovato ospitalità, ma ci sono alcuni che lavorano in autonomia. Non è accettabile, però, che un consigliere, a tre mesi dalle elezioni, si metta contro il proprio sindaco su un provvedimento così importante come il Bilancio”.
“Deve finire questa storia di chi indossa la maglia di Forza Italia solo per convenienza e poi non segue la linea del partito. Il comportamento dei cinque consiglieri dimostra una grave irresponsabilità. Capisco umanamente il gesto di Maragno – conclude Pagano – ma mi auguro che la situazione si possa ricomporre”.

ANELLI: COSA SCHIFOSA

“Se parte della maggioranza ha cavalcato la proposta di rinvio, voluta dall’ opposizione, per ottenere delle poltrone, la cosa è schifosa, deprecabile”. Lo ha affermato il capogruppo del Movimento 5 Stelle al Comune di Montesilvano, Manuel Anelli, a margine della seduta del Consiglio comunale in cui il sindaco Maragno ha annunciato le dimissioni. “Si sapeva che andava a finire così – ha sottolineato Anelli – non hanno cercato una mediazione tra di loro e il voto era scontato e palese. Loro (i consiglieri di Fi che hanno votato con l’opposizione, ndr.) hanno fatto delle richieste, ecco perché hanno mollato il sindaco. Noi, invece, abbiamo fatto una richiesta per sapere perché il parere ai nostri emendamenti fosse negativo. Se qualcuno, però, ha cavalcato quest’onda per farsi i conti in casa si tratta davvero di mezzucci squallidi”.
“Da montesilvanese – ha concluso il capogruppo del M5s – dico che il terzo commissariamento in cinque anni è una scena tristissima. Magari non si andrà in commissariamento e troveranno altre vie per continuare”.

 

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