Montesilvano, diffida del M5S contro il cantiere della filovia

filoviaMontesilvano. “Uno spreco di denaro pubblico e di risorse che potevano essere utilizzate in modo migliore”. Queste le ragioni per cui il Movimento 5 Stelle di Montesilvano chiede che la ripresa dei lavori per la filovia debba essere subordinata, “inderogabilmente, al verificarsi delle condizioni tecnico-economiche”.

Dopo l’incontro avvenuto pochi giorni fa tra il Sindaco Maragno e l’Assessore Cilli con i tecnici della Balfour Beatty Rail e della Gtm, il Comune ha annunciato per il 20 settembre la ripresa dei lavori per il tracciato del Filò. E oggi arriva la polemica del M5S, che con una nota diffida l’amministrazione comunale alla riapertura del cantiere e detta condizioni ben precise.

“Impegno formale della Balfour Beatty”, si legge nel documento, “a mettere a norma il fondo stradale, sia dal punto di vista della tenuta strutturale per i prossimi vent’anni, sia per la piena accessibilità dei portatori di disabilità alle banchine di fermata, attraverso l’eliminazione e il definitivo superamento di tutte le barriere architettoniche rilevate”, con spese a carico totale della ditta appaltatrice.

Ai consiglieri comunali Anelli, Ballarini e Straccini si aggiunge anche il deputato pescarese Andrea Colletti nel richiedere che “nel merito, dovrà essere presentata all’esame del Consiglio comunale un’apposita variante progettuale, preventivamente approvata dalla Direzione Lavori, dal Ministero dei Trasporti e dalla Regione Abruzzo, munita della prescritta validazione di conformità rilasciata da un Ente terzo certificatore a ciò abilitato, circa l’idoneità del sistema a garantire tutti gli utenti potenziali sulla piena accessibilità al servizio di trasporto, in conformità alle vigenti istruzioni in materia di lavori pubblici e in linea con la prescrizione impartita al riguardo dal Comitato di Coordinamento Regionale VIA”.
Dito puntato anche contro la Gtm, stazione appaltante, che secondo i grillini “dovrà produrre un piano economico-finanziario aggiornato, da cui possa rilevarsi l’entità del costo chilometrico del servizio proposto e degli oneri complessivi annuali di gestione e manutenzione dell’impianto, calcolati sulla base delle percorrenze stimate per i sei rotabili in esercizio, con l’indicazione degli Enti territoriali su cui graveranno proporzionalmente le spese relative”. Seri dubbi, inoltre, vengono nutriti anche sul mezzo che costituirà il Filò: “Dovrà essere fornita altresì”, richiede il M5S, “l’assicurazione tecnica che il Phileas sia stato nel frattempo dotato degli accumulatori di bordo indispensabili ad assicurare i bassi livelli d’inquinamento atmosferico nei tratti a circolazione promiscua, svincolati dall’alimentazione elettrica aerea”.

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