Pescara, la protesta del centrosinistra: “Il Comune autorizza la manifestazione omofoba”

Pescara.  “La destra non si ferma, e vuole trasformare Pescara nella capitale dell’odio. Dopo aver negato la solidarietà al ragazzo picchiato perché colpevole di passeggiare mano nella mano con il suo fidanzato, ora organizza proprio a Pescara una manifestazione omofobica. Adesso basta, sindaco e maggioranza consiliare prendano le distanze da questa degenerazione: Pescara non è una città estremista”.

Lo affermano i consiglieri comunali del centrosinistra di Pescara, in riferimento alla manifestazione indetta per il 12 luglio dal comitato Restiamo liberi, contro il DDL Zan che vuole estendere l’articolo 604 bis del Codice Penale.
La polemica arriva, oltre che dopo l’aggressione omofoba ai danni di un giovane la scorsa settimana, dopo lo spostamento dell’Abruzzo Pride dalla centrale piazza Primo Maggio a quella della Madonnina.
“Abbiamo appreso sgomenti della concessione di Piazza Salotto a una manifestazione di protesta contro la legge sull’omo-bi-transfobia”, spiegano dal centrosinistra, “La manifestazione si chiama ‘Restiamo liberi’, come se libertà fosse odiare, perseguitare, pestare. Ricordiamo che a poche centinaia di metri un’altra piazza, Largo Mediterraneo, era stata negata pochi giorni fa al Pride Abruzzo. Pescara è la città che suo malgrado ha fatto da sfondo all’aggressione omofobica e deve dire no a ogni forma di intolleranza. Pescara non è la città dell’omofobia e non lo sarà mai”.
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