Pescara, case Ater occupate: il M5S chiede allontanamento degli abusivi

Pescara. Interviene sulle occupazioni abusive degli alloggi popolari il M5S Abruzzo.

Con una lettera indirizzata a sindaco, prefetto, procuratore della Repubblica e amministratore dell’Azienda Territoriale per l’Edilizia Residenziale (ATER), il M5S Abruzzo, per voce del consigliere regionale, Domenico Pettinari, richiede che le persone che commettono atti contro la legge vengano allontanate dagli edifici che sarebbero destinati agli aventi diritto ad un alloggio popolare.

La legge che cita Pettinari (Legge Regionale 25 ottobre 1996, n. 96) riguarda le ‘Norme per l’assegnazione e la gestione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica e per la determinazione dei relativi canoni di locazione’:

“Il sindaco del Comune territorialmente competente ha il dovere di emanare il provvedimento di decadenza
dall’assegnazione dell’alloggio di edilizia residenziale pubblica, nei casi in cui l’assegnatario svolga attività illecite, rilevate in flagranza di reato” commenta Pettinari “Nello stesso articolo di legge si prevede, inoltre, che in presenza di tali casi, la condizione venga estesa all’intero nucleo familiare dell’assegnatario”.

“La legge è chiara”, incalza il consigliere, “ma purtroppo sono sempre di più i cittadini che ne segnalano la mancata applicazione, nei confronti di soggetti che più volte sono stati tratti agli arresti per avere adibito il proprio alloggio ad attività illecite, come lo spaccio di sostanze stupefacenti”.
I numeri riportati sono indicativi anche negli alloggi occupati senza diritto:

sarebbero infatti, circa 300 occupanti senza titolo e ben 105 sono con occupanti abusivi per violazione del codice
penale. “In questi casi” afferma Domenico Pettinari “la mancanza di controllo degli organi preposti è ancora più grave. Non solo, infatti, i cittadini occupanti sono abusivi e dunque da allontanare, ma addirittura un numero consistente di questi utilizza l’alloggio occupato abusivamente per commettere atti contro legge”.

“Sembrerebbe” conclude Pettinari “che l’Azienda Territoriale per l’Edilizia Residenziale non venga sempre messa a conoscenza dell’esistenza di procedimenti penali nei confronti di soggetti colti in flagranza di reato negli alloggi assegnatigli. Di conseguenza l’ATER, per il tramite del sindaco territorialmente competente, non avvia il procedimento di decadenza dell’assegnazione e il soggetto continua a rimanere in possesso dell’alloggio adibito ad attività illecite”.

“Tutto ciò accade perché gli attori istituzionali coinvolti, probabilmente, non condividono le informazioni. Pretendiamo, quindi, che le autorità competenti a cui abbiamo inoltrato la segnalazione istituiscano un tavolo operativo permanente che consenta di condividere le informazioni necessarie a procedere con i provvedimenti di decadenza”.

“Il sindaco e i vertici delle Ater devono attivarsi al fine di reperire lo status giuridico dell’assegnatario, che può essere loro comunicato dalla magistratura inquirente ovvero dalle forze dell’ordine. Dovrebbe essere il prefetto a promuovere e coordinare le attività del suddetto tavolo operativo che potrebbe diventare una sorta di sottocommissione del già presente Comitato provinciale per l’ordine pubblico e la sicurezza”.

“Questo problema è tutt’altro che secondario nella gestione delle periferie della città. La vita quotidiana dei cittadini onesti, che abitano però in edifici dove si opera nell’illegalità, è molto difficile e spesso questi cittadini costretti a subire minacce e abusi da parte degli intestatari che delinquono”.

Il problema ha interessato anche i consiglieri comunali di Pescara, che per voce della capogruppo, Enrica Sabatini
affermano “Presenteremo un’interrogazione al sindaco Alessandrini per conoscere quante sono le abitazioni occupate abusivamente nello specifico territorio comunale e per comprendere se si sono verificate delle inadempienze rispetto a quanto richiesto dalla legge e di specifica competenza del primo cittadino”.

“La sicurezza di una città parte soprattutto dalle periferie, e la percezione di chi le abita deve essere
quella di vivere in una zona si periferica, ma sicura”.

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