Pescara, recupero tasse: il Comune avvia la sanatoria

Pescara. Recupero tasse per il Comune, che al Consiglio di domani, venerdì 27 gennaio, discuterà la delibera che prevede la sanatoria dei tributi comunali accumulati negli ultimi 16 anni.

In sostanza, tutti i cittadini che hanno ricevuto cartelle esattoriali dai 2000 al 31 dicembre 2016 dovranno sanare la loro posizione debitoria, con un particolare: si pagherà l’importo del tributo dovuto, senza le sanzioni maturate dagli interessi di mora; si procede con le seguenti modalità:

gli interessati dovranno fare domanda entro il 2 maggio 2017, utilizzando il modello che verrà predisposto e pubblicato anche sul sito del Comune. Sul modello si specificheranno tasse da sanare e modalità di pagamento;

si potrà estinguere il debito in un’unica soluzione entro 31 luglio, oppure in massimo 4 rate entro il 30 settembre 2018.

In ogni caso si verifichi un mancato pagamento o un ritardo, la sanatoria decade e si riattiva la procedura ordinaria di recupero delle somme.

“Una possibilità che abbiamo deciso di cogliere e che viene offerta dal decreto fiscale allegato alla Legge di Bilancio”, hanno affermato l’assessore al Bilancio, Giuliano Diodati; la consigliera alla Semplificazione Fiscale, Lola Gabriella Berardi; il presidente della Commissione Bilancio, Giuseppe Bruno.

“Il decreto non impone la sanatoria, ma dà agli enti la facoltà di attuarla”.

“Noi abbiamo deciso di recepirla e di procedere innanzitutto per dare respiro ai nostri contribuenti, che così potranno estinguere il proprio debito nei confronti dell’Ente usufruendo di una riduzione significativa della cifra dovuta, questo grazie all’eliminazione delle sanzioni. Siamo fiduciosi, inoltre, che venendo incontro alla comunità dei contribuenti che ogni giorno affronta la crisi che colpisce la nostra città come il nostro Paese, riusciremo anche a recuperare vecchi crediti, rimpinguando le casse comunali con cifre che rischiano di essere perdute a causa della prescrizione e/o decadenza. E’ stata provvidenziale, in tal senso, l’estensione di quella che è una sorta di rottamazione delle cartelle, iniziata per Equitalia, anche a Regioni ed enti locali. Agevolazioni che dunque ridimensionano il debito e al contempo consentono al Comune di avere introiti”.

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