Una donna alla guida di PescarAbruzzo per il dopo-Mattoscio

Pescara. E’ Paola Damiani il nuovo presidente della Fondazione Pescarabruzzo, che questa mattina ha rinnovato la propria pianta organica.

Il nuovo presidente Damiani, consigliere di Amministrazione in carica, è iscritta all’Albo degli Avvocati dal 1993, all’Albo delle Giurisdizioni Superiori dal 2008 ed è stata nominata nel 2015 Consigliere Ausiliario presso la Corte d’Appello di Ancona. E’ socia dello Studio Damiani e Associati di Pescara ed è stata liquidatrice, nonché legale di vari Istituti di credito. E’ consulente di numerose imprese, membro del Collegio Sindacale di alcune società di capitale e di una importante Onlus.

“E’ per me un grande onore ed una difficile sfida avvicendare il Prof. Mattoscio”, ha commentato il neo presidente, “ma la solidità dell’Istituto, la virtuosità delle sue performance in essere, la ricchezza delle numerose buone pratiche finora realizzate in ogni direzione prevista dalle disposizioni statutarie, nell’insieme costituiscono un sicuro patrimonio materiale e morale a cui poter ancorare con fiducia ed in rigorosa continuità ogni linea d’azione per il prossimo futuro”.

Formazione al femminile anche nel nuovo Collegio dei Revisori, composto da Donatella Furia, presidente; Francesca Della Torre e Manuela Vallozza, componenti; il nuovo CdA vede la presenza di 3 donne su un totale di 5 membri.

Ci sono invece 6 donne su 10 componenti all’interno dell’organo che definirà strategie e programmazione delle attività della Fondazione; saranno in carica per i prossimi 5 anni: Lucia Capozzi, ex insegnante ed operatrice culturale; Luciano Carullo, dottore commercialista; Domenico D’Amico, dottore commercialista; Marida De Menna, insegnante di scuola e docente universitaria; Katia Di Simone, linguista ed operatrice culturale; Graziella Faieta, dottore commercialista; Vincenzo Marinelli, imprenditore e dirigente sportivo; Carmen Pagliari, economista e docente universitaria; Rocco Pilotti, consulente finanziario; Stevka Smitran, scrittrice e docente universitaria.

La rappresentanza di genere è prevalentemente femminile e ciò accade per la prima volta in un organo collegiale istituzionale delle Fondazioni di origine bancaria italiane.

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