Abruzzo, fondi Arta dimezzati: Acerbo “A farne le spese saranno i controlli”

Abruzzo. A pochi giorni dalla pubblicazione sul sito del Comune di Pescara dei risultati delle analisi condotte dall’Arta nelle acque del litorale nord, la Regione decide di tagliare del 50% il finanziamento che spetta all’Agenzia.

Come si legge dal documento sulla variazione di bilancio 2016-2018 dell’Arta infatti, il contributo regionale che nella precedente erogazione era pari a 350 mila euro, oggi è esattamente la metà: 750 mila euro; risparmio di soldi che si tradurrà in risparmio di controlli.

“L’Arta ha dovuto procedere a una variazione di bilancio che prevede una diminuzione dei controlli su varie matrici. La riduzione più significativa, il 20%, si avrà sui controlli agli impianti di depurazione”, ha rilevato Maurizio Acerbo, ex consigliere regionale Prc, che con una nota stampa ha evidenziato inoltre come, al di là del fatto in sé, a fare specie sarebbe il silenzio del direttore generale dell’Arta, Mario Amicone:

“C’è da domandarsi come mai il direttore generale Amicone non abbia protestato per un simile taglio”, scrive Acerbo.

“E’ probabile che il taglio non sia il frutto di una scelta politica, ma dell’esigenza di far quadrare i conti”, ha proseguito Acerbo, che aggiunge “Ma questo sarebbe ancor più grave, perchè denota l’assenza di una strategia e di priorità, una capacità di governo mediocre condita di un nuvolone di chiacchiere e discorsi incomprensibili”.

“Dispiace constatare che ha dell’incredibile non solo la decurtazione decisa da D’Alfonso (il bilancio è una proposta della Giunta al Consiglio), ma che l’opposizione consiliare non abbia protestato. Se ne saranno accorti?”

“Visto che mi risponderanno che non ci sono soldi faccio notare che si possono scegliere le priorità e sicuramente i controlli ambientali dovrebbero essere in cima”.

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