Pescara, maggioranza in crisi, opposizione reagisce

DiPietrantonio_DeCamillis_DiIacovoPescara. Il Festival dannunziano è stato il primo, la seduta del Consiglio di lunedì è stato il secondo, più forte, rintocco della campana d’allarme della maggioranza di centrodestra. E a questa campana fanno da eco le voci di vari passaggi tra gli schieramenti: i catoniani e Pignoli verso l’Udc e Roberto De Camillis che si avvicina al centro. La crisi della maggioranza si può dire numericamente aperta e l’opposizione non resta a guardare, si compatta e reagisce.


Il Pd, da maggior partito d’opposizione, apre le braccia e convoca una conferenza con gli altri capigruppo per rigirare il dito nella piaga della Giunta. Moreno Di Pietrantonio, fresco di nomina da capogruppo del Pd, tira ancora una volta le somme del primo anno di Albore Mascia, e agli scarsi risultati riconduce l’attuale crisi politica: “Se non c’è un programma, se mancano le idee è naturale approdare ad una crisi. Ma l’enorme portata di questa crisi è dovuta ad un anno dedicato solo alla spartizione di poltroncine e incarichi, mentre il sindaco diviene sempre meno punto di riferimento e il capogruppo Pdl viene sempre meno ascoltato dalla maggioranza”. Crisi in atto, l’opposizione cosa fa?  “La città sta sprofondando in un degrado economico, sociale e culturale senza precedenti; Pescara è sempre stata una città dinamica, oggi è ferma, ma questo Governo, ridotto in queste condizioni, non può fare nulla. Nonostante tutto, dare una spallata sarebbe fin troppo comodo: sono stati eletti dalla cittadinanza a governare e noi pretendiamo che governino. Noi continuiamo a fare il nostro dovere di maggioranza che quotidianamente vigila, controlla, propone e stimola”, continua Di Pietrantonio.
Fin qui nulla di nuovo. Ma, come dicevamo, le acque sono ben agitate e uniti si nuota meglio. Di Pietrantonio spiega: “Pescara ha bisogno di ripartire in tutti gli ambiti, a tal fine da questa settimana abbiamo avviato l’incontro tra le forze d’opposizione e tutte le forze vive e produttive della città. Pretendiamo che questa amministrazione riporti la città come gliel’abbiamo consegnata: i 40 parchi sono distrutti, nel porto le navi non possono rientrare perché la sabbia non dragata è diventata melma, l’aeroporto è più una pista per go-kart che per aeroplani”. Chiaro il messaggio di “opposizione propositiva”, più forte e interessante quello che Di Pietrantonio lancia ad Albore Mascia, toccando qualche tasto nostalgico: “Com’è possibile che una maggioranza eletta con 24 consiglieri sperperi questi numeri, riducendosi agli attuali 18,19? Non hanno nulla da dire e da proporre, quindi si verifica uno ‘scappa, scappa’. Noi siamo invece pronti a dire la nostra e come in passato tutti saranno entusiasti di essere protagonisti del nostro progetto”. Il capogruppo Pd conclude con un segnale d’apertura verso una maggioranza che vede in difficoltà, ma con delle precisazioni dovute: “Siamo quindi disposti a non dire soltanto no, ma ad andare incontro alla maggioranza, sempre e solo per risolvere i problemi dei pescaresi”.
Stesso discorso fatto da Roberto De Camillis (Città ponte), che prova a raddrizzare il tiro delle dichiarazioni uscite negli ultimi giorni su un suo passaggio alle forze centriste in maggioranza, con ipotetica nomina a Presidente del Consiglio comunale: “L’amministrazione della città può essere fatta anche dall’opposizione e io ho sempre dichiarato la mia opposizione costruttiva: il mio voto è disponibile ma solo se la maggioranza presenta progetti che risolvano i problemi di Pescara, non quelli interni alla maggioranza”; e dall’apertura torna subito alla critica: “ I problemi di bassa macelleria all’interno della maggioranza sono problemi loro e li risolvessero fra di loro. Ho sempre detto al sindaco che se ha problemi con la maggioranza, di aprire il dialogo con noi dell’opposizione anziché  barricarsi nelle stanze del potere: noi siamo stati delegati dalla cittadinanza ad essere opposizione e la facciamo, ma non una opposizione becera, bensì pronta a dare una mano”. Conclude, poi, con una metafora: “Mascia ha costruito una macchina perfetta che ha stravinto al primo turno, ma ora non sa andare avanti; occorre un pit-stop: il pilota rimane quello ma si verificano le condizioni per far proseguire la macchina”, e con un paragone: “sono bloccati internamente allo stesso modo di Berlusconi, ma ad Albore Mascia manca il Gianni Letta della situazione, che viene mandato a dialogare e risolvere i problemi con l’opposizione”.
Estremamente asciutto, ma più incisivo di tutti Adelchi Sulpizio, che mira ai numeri: “La posizione dell’Italia dei valori è questa: Albore Mascia verifichi di avere i numeri per governare, altrimenti si torni al voto”. Giovanni di Iacovo, Sinistra e libertà, conclude la conferenza tornando al primo rintocco, il ‘Festival delle polemiche’: “Tralasciando il debole programmino, l’enorme finanziamento dedicato al Festival dannunziano ha prosciugato le risorse a tutto il resto della cultura pescarese, che vive anche di quel grandissimo patrimonio formato da 350 associazioni, ora rimaste senza soldi ma già chiuse fuori dalla svendita degli spazi comunali a loro utili effettuato dall’Amministrazione”. Al contempo, Di Iacovo riesce a trovare (ironicamente) un merito al centrodestra: “Sono contento che hanno fatto ricompattare tutte le forze di opposizione e spero che questa coesione duri anche dopo la tempesta”.

Sospiri: Il Pd cambi ritornello. “Il Pd cambia il capogruppo, ma il ritornello estenuante e persino noioso è sempre lo stesso: ‘la maggioranza di centro-destra è in crisi, il centro-sinistra vuole dare proposte e idee’. Il Pd, dopo un anno all’opposizione, non ha ancora capito che i pescaresi hanno bocciato le sue idee e le sue proposte e soprattutto che al governo di Pescara c’è una maggioranza che non ha bisogno di ‘ciambelle di salvataggio’. Non basta uno starnuto per diagnosticare una polmonite”. Lo ha detto il capogruppo del Pdl Lorenzo Sospiri commentando l’odierna conferenza stampa del Pd.

Per Sospiri, quella che il Pd reputa una crisi intestina alla maggioranza in realtà è solo un sintomo di trasparenza e libertà di confronto: “Ormai, secondo il Pd, il centro-destra starebbe vivendo la dodicesima, o forse tredicesima crisi dall’inizio della consiliatura. Ci spiace mandare in frantumi anche gli ultimi sogni del Pd, ma dopo un anno è arrivata anche per i colleghi d’opposizione l’ora del brusco risveglio: al Comune di Pescara c’è una maggioranza di governo che ha restituito ossigeno ed entusiasmo all’intero territorio cittadino, che è stata capace di rilanciare l’economia, il turismo, di fare proposte concrete, di far ripartire la stagione delle grandi opere belle, utili e solide. E quella di centro-destra è anche la coalizione della libertà, dove i consiglieri sono legittimati a chiedere l’approfondimento di delibere, dove nessuno subisce coercizioni per votare provvedimenti che magari preferisce ancora discutere, rivedere e riesaminare con la giunta”, conclude il capogruppo Pdl.

Daniele Galli

 

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