Pescara. “Non mi dimetto”. Così il sindaco di Pescara, Marco Alessandrini, tornando sulla questione mare inquinato e sull’ordinanza di divieto di balneazione, nel corso di un’affollata conferenza stampa in Comune.
Il primo cittadino è affiancato dalla giunta al completo e dai consiglieri di maggioranza. Presenti anche i consiglieri comunali del movimento 5 stelle ed attivisti grillini, che prima della conferenza hanno dato vita ad un sit in davanti a Palazzo di Città proprio per chiedere le dimissioni del sindaco.
“Mi auguro che la vicenda possa definirsi chiarita – dice Alessandrini nel ripercorrere tutte le tappe – ricordando che la magistratura è al lavoro e che i processi non si fanno in piazza. Non ci lasceremo intimorire da questo can can”.
Aggiornamento. “Io le dimissioni non le do”, ha detto il sindaco, spiegando di aver firmato le ordinanze tanto contestate, datate primo agosto, il tre agosto. I due provvedimenti riguardavano il divieto di balneazione, retrodatato, e la contestuale revoca. “E’ vero che le ho firmate in quella data con la condizione che non venissero pubblicate – ha sottolineato – ma le ho firmate anche con ampia buona fede perché convinto che fosse un tecnicismo procedurale che certamente non avrebbe avuto effetti sulla salute pubblica”. Il primo cittadino, nel corso dell’incontro con la stampa, ha ribadito che con le ordinanze “alcuna lesione degli interessi giuridicamente rilevanti per la collettività è stata posta in essere”.
“La richiesta di dimissioni – ha aggiunto – è dovuta ad una voluta cecità o orbismo ed è frutto della polemica politica di chi si limitia a contemplare la cornice del quadro senza vedere cosa c’è all’interno del quadro stesso”.
Per quanto riguarda la rottura della condotta, Alessandrini ha ribadito che “abbiamo risolto il problema il giorno dopo il guasto. Già il primo agosto il mare era pulito e dunque non ci sono mai stati problemi per la tutela della salute pubblica. I dati sulla balneabilità del mare sono stati positivi per tutto il mese di agosto e il primo agosto i dati sono stati i migliori della stagione estiva”.
Nel ripercorrere tutte le tappe della vicenda, il sindaco ha affermato che non c’è stata “nessuna sottovalutazione del problema, ma un intervento tempestivo ed efficace” ed ha sottolineato che “il sistema sanitario territorio ci ha detto chiaramente che non ci sono state anomalie particolari e che i vari disturbi registrati, come quelli gastrointestinali, sono in linea con quelli dello scorso anno”.
Il primo cittadino ha poi criticato l’atteggiamento dell’opposizione. Rivolgendosi al Movimento 5 Stelle, che ieri gli aveva chiesto un passo indietro anche per “non macchiare ulteriormente l’onore del suo cognome” – il riferimento probabilmente è al padre, giudice ucciso da Prima Linea negli anni ’70 – Alessandrini ha parlato di “polemiche volgari e inaccettabili, che investono la mia famiglia e la mia persona. Non c’è nulla di più violento che chiamare in causa persone che non ci sono più e non possono difendersi”. Il centrodestra, invece, “prima di ergersi a moralizzatoe pensasse alle secche finanziarie in cui ci ha lasciato e all’inattendibilità dei bilanci che ci ha fornito”.