Pescara, ‘Lu Carrature d’Ore’: vince lo chef Valerio Fiori

Pescara. E’ lo chef Valerio Fiori, coadiuvato da Michele Liguori, il vincitore del ‘Carrature d’Ore’, il concorso gastronomico regionale più longevo d’Abruzzo, con il piatto ‘La trippa ci casca a fagiuolo’.

“Interpretazione contemporanea di un piatto classico, contadino, con cotture diverse ed armoniche che regalano un gusto autentico ed elegante”, è la motivazione espressa dalla giuria che ha premiato lo chef abruzzese vincitore del premio più ambito del concorso organizzato dall’Associazione provinciale Cuochi, presieduta da Narciso Cicchitti.

La manifestazione, svoltasi presso PescaraFiere in occasione del SaralFood 2019, quest’anno è giunta alla 29esima edizione, registrando la partecipazione di 13 chef provenienti da tutta la regione.

Vincitore del Carrature d’Argento è lo chef Samuele Longoverde col piatto ‘La faraona va al mare’, con questa motivazione : “Interessante connubio terra-mare, realizzato con tecniche che hanno esaltato le materie prime in un sicuro equilibrio di sapori”, mentre il Carrature di Bronzo, è stato vinto dallo chef Tiziano Paolini, col piatto ‘Una prospettiva di pizz e foje’, con la motivazione : “Nuova prospettiva di una ricetta tradizionale, preparata con professionalità e tecnica all’avanguardia al servizio della creatività”.

Gli altri premi:

Il Trofeo Angelo De Victoriis Medori per il piatto tradizionale della cucina abruzzese è stato vinto da Davide De Francesco col piatto ‘Cubo di maialino nero’;

il Trofeo Centerba Toro per la preparazione gastronomica che meglio ha valorizzato la stessa è andato a Alberto Di Placido col piatto ‘Pecora e centerba’;

il Trofeo Casal Thaulero per il miglior piatto con abbinamento cibo/vino se l’è aggiudicato Riccardo Cafarelli col piatto ‘Il Dannunziano’, abbinato al Cerasuolo d’Abruzzo della linea Orsetto Oro;

il Trofeo Unione Cuochi Abruzzesi per l’alta professionalità è stato vinto da Samuele Longoverde col piatto ‘La faraona va al mare’;

il Trofeo ‘Estetica del  piatto’ è stato appannaggio di Giuseppe Scarlato col piatto ‘La transumangia’.

Infine la giuria ha ritenuto di non assegnare Lu Buccunotte d’Ore per il miglior dolce, in quanto non ha ritenuto le ricette pervenute all’altezza della competizione.

La giuria stellata, presieduta dal giornalista enogastronomico Massimo Di Cintio, è composta da diversi cuochi professionisti della Federazione Italiana Cuochi: il lampedusano Vincenzo Di Palma, vincitore dei recenti Campionati Italiani della Cucina; il pugliese, trapiantato in Abruzzo, Vito Pastore; gli abruzzesi Cinzia Mancini e Angelo Monticelli.

Il piatto in ceramica celebrativo di quest’edizione, in tiratura limitata, è stato realizzato dall’artista Duccio Gammelli e dedicato allo zafferano DOP de L’Aquila, unitamente all’opuscolo contenente le ricette vincenti dell’anno scorso, la cui copertina è stata firmata dallo chef tristellato Mauro Uliassi.

La manifestazione si è svolta col patrocinio di Consiglio Regionale d’Abruzzo, Provincia di Pescara, Camera di Commercio di Pescara, Fondazione PescarAbruzzo, IPSSAR “F. De Cecco”, Fondazione De Victoriis Medori De Leone, Slow Food Abruzzo, Confederazione Italiana Agricoltori, in collaborazione con l’agenzia Fiere Service, i partner e numerose aziende sponsor del territorio.

(Foto: Vincenzo Fedecostante)

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