Io sono la bellezza: arte e riflessioni per FesEstiva di Montesilvano

Montesilvano. Prenderà il via giovedì 30 luglio “Io sono la bellezza”, la mostra di arti visive organizzata dall’artista Gelsomina Rasetta, nell’ambito di FestEstiva, il cartellone di manifestazioni del Comune di Montesilvano. Fino all’8 agosto, l’ex Casa del Fascio di Montesilvano Colle ospiterà opere, percorsi installativi e multimediali del gruppo artistico formato da Luciano Appignani, Stefano D’Ettorre, Jörg Grünert, con performance degli alunni della II A della Scuola Media Troiano Delfico di Montesilvano. Creando uno spazio di riflessione etica ed estetica, sfruttando la modalità “trasversale” e multilinguistica di interazione delle opere e dei materiali, viene ripercorsa l’indagine artistica svolta nel decennio 2005-2015 attraverso il progetto “showrooms – iconografie dell’era digitale”.

«Consapevoli che gli anni in cui viviamo sono segnati da un diffuso pessimismo e da una scarsa propensione al bene, ad avere fiducia, speranza, a essere pronti a un gesto coraggioso, al piacere di donarsi, di abbandonarsi al sentimento della comprensione – spiega l’artista Gelsomina Rasetta –  il progetto “ IO SONO la BELLEZZA”   porta quindi a guardarsi dentro per scoprire  quanto la nostra giornata può essere densa di armonia e di generosità. Da Platone a Tommaso d’Aquino la bellezza è stata strettamente relazionata con la bontà: per  questo diventa importante allontanarsi dalla “banalità del male” per cercare di essere  portatori e donatori di bene. La Bellezza salva, consola,  riempie di significato l’esistenza, permette di andare oltre la vita quotidiana, con le sue ombre e ingiustizie, e di elevarci a un regno mentale fatto di pace e di armonia. Il progetto vuole quindi proporre una riflessione, tramite l’arte, sulla necessità di riscoprire la Bellezza nell’uomo e della natura  e  riappropriarsi di questo dono».

«L’arte in tutte le sue manifestazioni e discipline – conclude la Rasetta –  predispone l’animo a esplorare nuovi territori e  le opere degli artisti Appignani, D’Ettorre, Grunert e la performance dei giovani alunni ci invitano alla riconciliazione e alla speranza di un mondo meno indifferente».

 

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