Pescara, presentato il progetto del Parco archeologico nell’area dell’ex Rampigna

Pescara. “Quando nell’estate 2020 dal sottosuolo dell’ex campo Rampigna riemersero i resti di una donna vissuta presumibilmente in quella che fu l’antica città romana di Ostia Aterni, in pochi avrebbero creduto che dopo solo un anno si potesse definire un percorso per realizzare un parco archeolgico”.

Così in una nota il Comune di Pescara che questa mattina, con la Soprintendente Rosaria Mencarelli, ha presentato lo studio di prefattibilità con cui “si creano le indispensabili premesse progettuali per puntare a realizzare un polo turistico-culturale nel quadrilatero compreso tra il fiume Pescara all’altezza del Circolo Canottieri (su quest’ultimo oltretutto la Soprintendenza interverrà con un piano di recupero), l’area lungo il rilevato ferroviario a ovest (sotto il quale sono emersi i resti dell’antico bastione San Vitale della Fortezza cinquecentesca, dove già RFI sta operando), il sito occupato dalla Questura a est (in particolare la chiesa di Santa Maria del Carmine) e la rotonda di piazza Martiri Dalmati e Giuliani. All’incontro ha presenziato anche l’assessore comunale alla Cultura, Mariarita Paoni Saccone”.

“Una cosa oggi è emersa oggi in modo netto: i funzionari e i tecnici della Soprintendenza hanno sancito che il progetto va realizzato perché ci sono le condizioni di interesse urbanistico, storico e culturale. Due sono, sotto il profilo del piano economico-finanziario, le opzioni di investimento necessario: la prima da 7,6 milioni di euro (senza la previsione del Museo storico della città), la seconda da 12,9 milioni di euro. Inizia ora la partita per reperire le risorse presso il Ministero, ma ancor più facendo riferimento alle possibilità dettate dal Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza)” – come ha sottolineato il sindaco Masci.

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