Pescara, gli agenti penitenziari protestano davanti al carcere

Pescara. I sindacati della polizia penitenziaria del carcere di Pescara hanno manifestato davanti alla casa circondariale San Donato per protestare, fra le altre cose, contro le condizioni di lavoro e per la decisione “unilaterale della direzione di reintrodurre i turni di 8 ore”.

Felice Rignanese (Sappe) spiega che “quello del sovraffollamento del carcere non può essere ignorato. L’amministrazione centrale nel mantenere distaccate extramoenia 18 unità di Polizia Penitenziaria dell’Istituto di Pescara presso uffici e altre sedi, sembra non comprendere che al San Donato ci sono 400 detenuti, anziché i 270 previsti, rendendo il clima lavorativo insostenibile”.

“Con la direzione del carcere c’è stata una interlocuzione ma le decisioni vengono da Roma”, dice il segretario regionale Uspp Ugl, Sabino Petrongolo. Leonida Mazza della Flp Cgil ha sottolineato come “al San Donato c’è oggi una protesta unitaria perché i problemi che denunciamo riguardano tutti gli agenti di polizia Penitenziaria”.”La carenza organica – prosegue Mazza – è rilevante, e la situazione insostenibile con metà organico al lavoro e il ritorno a quattro turni giornalieri che non agevola il ritorno ad una situazione di normalità”. Tanto più urgente intervenire, sottolinea ancora Petrongolo, in vista del piano ferie estivo.

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