Pescara, dissesto Aca: udienza rinviata

Pescara. Rinviata al prossimo 27 febbraio l’udienza del procedimento in corso, davanti al gup del Tribunale di Pescara, in merito al dissesto da 120 milioni di euro dell’Aca, l’azienda consortile acquedottistica pescarese.

Lo slittamento è stato disposto dal giudice Gianluca Sarandrea per concedere alle difese il tempo necessario ad approfondire la memoria di 70 pagine depositata dal procuratore aggiunto Anna Rita Mantini.

Sono cinque gli imputati, accusati di bancarotta fraudolenta, patrimoniale e documentale, e di truffa: Ezio Di Cristoforo e Giuseppe Di Michele, rispettivamente ex presidente ed ex vice presidente dell’Aca, entrambi in carica dal 2009 al 2013; Bartolomeo Di Giovanni e Candeloro Forestieri, il primo direttore generale dell’Aca dal 1999 al 2012 e il secondo con lo stesso incarico dal 2012 al 2014; Concetta Di Luzio, componente del cda dell’azienda dal 2010 al 2013. Di Michele, tramite il suo legale, ha chiesto di patteggiare una pena di due anni e quattro mesi, mentre Di Cristoforo, Di Luzio e Candeloro hanno chiesto il rito abbreviato. Di Giovanni, infine, sarà giudicato con il rito ordinario. L’ipotesi dell’accusa è che gli imputati, allo scopo di “recare pregiudizio ai creditori e di procurare a sé o agli altri un ingiusto profitto”, avrebbero falsificato bilanci e scritture riguardanti gli esercizi 2009, 2010, 2011 e 2012.

Secondo il pm, i cinque avrebbero omesso “fraudolentemente di iscrivere consistenti componenti negativi di reddito, ovvero indicavano maggiori proventi straordinari rappresentando in tal modo falsamente utili di esercizio in realtà inesistenti”

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