Pacchi bomba a Pescara, indagata Daniela Lo Russo: a processo per l’avvelenamento dell’ex marito

Pescara. Proseguono le indagini sui falsi pacchi bomba rinvenuti ieri mattina, in diverse zone di Pescara, accompagnati da messaggi che hanno come bersaglio il pm della procura locale Rosangela Di Stefano.

Al momento, nel fascicolo aperto dal sostituto procuratore Salvatore Campochiaro, è stato iscritto unicamente il nome di Daniela Lo Russo, 46enne di origini pugliesi da tempo residente a Pescara.

Nella giornata di ieri la polizia aveva perquisito la sua abitazione e il suo studio, sequestrando un computer, dopo avere ipotizzato i reati di procurato allarme, minacce e interruzione di pubblico servizio.

I sospetti degli inquirenti, al momento, si concentrano dunque unicamente sulla donna, che proprio nella giornata di ieri era attesa in tribunale, per il processo Coumadin, nell’ambito del quale è imputata insieme al figlio con l’accusa di avere tentato di uccidere l’ex marito, Antonio Di Tommaso, nel 2016, somministrandogli un potente farmaco anticoagulante.

La pubblica accusa, nel processo Coumadin, è rappresentata proprio dal pm Di Stefano e ieri c’era la possibilità che fosse emessa la sentenza.

Gli uomini della squadra mobile, diretti da Dante Cosentino, sono al lavoro nel tentativo di trovare riscontri ai loro sospetti, ma al momento vige il massimo riserbo sugli sviluppi delle indagini.

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