Piomba, workshop a Città Sant’Angelo per il Contratto di Fiume

Città Sant’Angelo. Anche i Comuni bagnati dal Piompa lavorano per il contratto di fiume: martedì 4 marzo un convegno nel paese angolano per studiare come valorizzare le aree attraversate dal torrente.

Al fine di verificare l’interesse comune teso alla tutela del Piomba, è in programma a Città Sant’Angelo un workshop nelle Sala del Tricolore comunale, martedì 4 marzo alle 11.30. Coinvolgerà le amministrazioni di Atri, Castilenti, Cellino Attanasio, Elice, Montefino, e Silvi, che assieme a quello angolano sono i comuni attraversati dal torrente.

Si discuterà della valorizzazione ambientale, turistica e territoriale degli ambiti di riferimento dei centri storici la cui area di influenza si estende al bacino idrografico, anche per poter predisporre un’ ipotesi progettuale che possa eventualmente candidarsi all’ottenimento di specifici finanziamenti regionali, nazionali e comunitari.

L’amministrazione comunale angolana – si legge in una nota – ritiene l’istituzione di un Tavolo di Lavoro “un’ utile metodologia per definire le modalità di attivazione di un Contratto di fiume”. I Contratti di fiume possono essere identificati come processi di programmazione negoziata e partecipata volti al contenimento del degrado eco-paesaggistico e alla riqualificazione dei territori dei bacini/sottobacini idrografici. Tale metodologia è stata anche studiata dalle Amministrazioni Provinciali di Pescara e di Teramo.

Il World Water Forum ha definito, già nel 2000, i Contratti di fiume come forme di accordo che permettono di “adottare un sistema di regole in cui i criteri di utilità pubblica, rendimento economico, valore sociale, sostenibilità ambientale intervengono in modo paritario nella ricerca di soluzioni efficaci per la riqualificazione di un bacino fluviale”. I Contratti di fiume non hanno un termine temporale prefissato, ma restano in essere fino a che rimane viva la volontà di aderire all’accordo da parte degli attori.

 

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