A Pescara un’area verde attesa da anni: il Colle del Telegrafo

Torna fruibile alla città Parco Colle del Telegrafo, terrazza di Pescara, area verde da cui si gode una spettacolare vista sulla costa e sull’entroterra che stamattina ha aperto le sue porte dopo oltre 20 anni di attesa.

Proprio stamattina c’è stata l’inaugurazione con il taglio del nastro insieme ai cittadini dei Colli, il sindaco Marco Alessandrini, il vicesindaco Antonio Blasioli assessore ai Parchi che ha fatto da motore alla riapertura, il presidente del Consiglio Comunale Francesco Pagnanelli, i consiglieri Piero Giampietro ed Emilio Longhi, l’ex assessore al Verde Laura Di Pietro e la comunità mormone che collaborerà con l’Amministrazione per tenere aperto il parco nei fine settimana.

“Questo è davvero un giorno felice, essere qui significa cogliere il frutto di un lavoro cominciato quando eravamo giovani consiglieri di opposizione – così il sindaco Marco Alessandrini – ho recuperato una foto del 2012, ero seduto ad una panchina con intorno l’erba alta che sembrava una savana. Oggi questo è uno spazio per tutti ed è un nuovo punto di vista, davvero spettacolare, sulla nostra città”.

“E’ davvero un momento carico di emozione – aggiunge vice sindaco e assessore ai Parchi Antonio Blasioli – Ci sono dei giorni che ti ripagano di tutto, come amministratore, come uomo e come collese. Il Colle del Telegrafo a Pescara non tutti lo conoscono. Ai colli sì, ai colli tutti gli innamorati ci si sono scambiati un bacio e tanti venivano qui a fare la scampagnata della Pasquetta. Ora in questo luogo storico ancora da riscoprire, c’è un parco, in un paradiso unico che ogni cittadino potrà visitare il sabato e la domenica grazie all’adozione della comunità mormone. Il primo lotto del Parco è visitabile. Il parco archeologico è già progettato invece ed aspettiamo il finanziamento per riportarlo alla luce. A febbraio inoltre sarà attrezzato meglio con giochi e panchine. Per questo i fondi sono stati previsti ma già così, con il suo panorama mozzafiato sul mare, la città e le montagne, si candida ad essere il posto più bello di Pescara. Arriva dopo la soluzione di un contenzioso che nasceva dall’esproprio e che ce lo ha assegnato pagando la somma di 560.000 euro, anche qui si deve ringraziare un bravissimo funzionario del nostro Comune perché la richiesta iniziale era di 4 milioni circa. Nella storia di Pescara il Colle del Telegrafo compare tante volte, ma questa resta una giornata storica per la nostra amministrazione e per la città. Lo scrivo con grande emozione. Grazie a tutti coloro che hanno reso possibile questo risultato. Sarà un luogo gestito dalla città, grazie alla comunità della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni che ci aveva chiesto di fare qualcosa per tutta la comunità, ma lanciamo un appello ad associazioni, cittadini, gruppi che vogliano aiutarci a rendere fruibile il parco ogni giorno, perché diventi godibile per tutti”.

“Per almeno trent’anni i cittadini dei Colli si sono battuti perché questo patrimonio venisse preservato da velleità di cementificazione, degrado, sporcizia – così il consigliere Piero Giampietro – Oggi portiamo a casa un risultato storico, che dà ragione a quelle battaglie e riconsegna a tutti i pescaresi la più bella terrazza sul mare, ed ai cittadini dei Colli in particolare il loro patrimonio più prezioso. Oggi è un giorno di festa per i Colli. Ora sarà nostro compito, assieme alle associazioni ed ai cittadini, dare a questo luogo ritrovato la vitalità che merita”.

Un taglio del nastro davvero felice per chi ha aspettato a lungo questo giorno – così il Presidente del Consiglio Comunale Francesco Pagnanelli – E’ bello che questo spettacolo diventi fruibile, ed è bello che il cammino che ha condotto qui porti con sé la determinazione di lavorare per un traguardo atteso dalla città. L’invito è a frequentarlo e a farlo proprio”.

“Colle del Telegrafo è il contenitore di una storia importante della zona nord di Pescara – così Licio Di Biase al taglio del nastro, lui fra i promotori del parco da assessore alla Cultura – Qui abbiamo reperti del periodo romano e medievale e dopo 20 anni di un lungo procedimento amministrativo questo spazio torna finalmente alla Città”.

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