Pescara. Un incontro, anche se non programmato, tra il sindaco Alessandrini e i genitori della scuola di via delle Casette fa esplodere la protesta: sospesi i lavori per la pista ciclabile a Fontanelle.
La Commissione Lavori pubblici del Comune ha effettuato, stamani, un sopralluogo nel cantiere della pista ciclabile di via delle Casette, richiesta dal gruppo di Forza Italia dopo le proteste dei residenti e dei genitori per la cancellazione dello spazio di manovra e sosta a servizio della via e, soprattutto, dei genitori dei bimbi che frequentano sia la scuola dell’infanzia (asilo ed elementare) ‘Iqbal Masich’ che dell’asilo nido privato posto di fronte all’istituto comunale.
Mal digerita anche dagli abitanti della strada che collega via Fontanelle a via Tirino e alla zona popolare di via Caduti per Servizio. Da alcuni giorni il cantiere ha transennato il marciapiede anticipando ciò che succederà quando la pista riservata ai pedoni e bici sarà aperta: impossibile per le mamme e i papà che accompagnano i figli a scuola parcheggiare le automobili. “Figuriamoci cosa avverrà d’inverno, quando piove e non sarà possibile evitare di usare la macchina”, sottolinea il consigliere di Forza Italia Vincenzo D’Incecco.
Protesta anche chi abita nel tratto a ridosso dell’incrocio con via Tirino, dove il marciapiede non c’è e la pista invade maggiormente la corsia: “Difficile anche fare manovra per entrare e uscire da case e garage”, dice ancora D’Incecco.
Una ventina quelli che stamattina si sono aggiunti alla Commissione per protestare vivamente contro l’opera del Comune, manifestando tutto il proprio dissenso quando il sindaco Alessandrini, impegnato in un incontro con la dirigenza scolastica, si è trovato in maniera imprevista nel bel mezzo del sopralluogo. Praticamente, la seconda puntata di quanto avvenuto ieri in via Aldo Moro, protagonista la stessa via “verde” che dovrà condurre a San Giovanni Teatino.
I toni si sono alzati ma, alla fine, “abbiamo strappato al sindaco l’impegno a sospendere i lavori per una settimana”, riferisce il forzista, “dando mandato ai tecnici di individuare delle alternative per non interferire con il traffico già caotico di una strada lunga al massimo 300 metri”.
Tra queste quella di espropriare un terreno adiacente alla scuola di proprietà del Consorzio di Bonifica per realizzare un parcheggio, “altrimenti Alessandrini dovrà ammettere che c’è la ridicola volontà di chiudere la scuola”, conclude D’Incecco che promette: “Venerdì prossimo torneremo sul posto per capire con i tecnici quali soluzioni sono state individuate per restituire serenità a famiglie che stanno vivendo giorni di forte fibrillazione per un cantiere calato dall’alto sul quartiere e che nessuno voleva”.