Pescara, inchiesta Mare Monti: chiesto il rinvio a giudizio per D’Alfonso

luciano_dalfonsoPescara. Richiesta di rinvio a giudizio per l’ex presidente della Provincia di Pescara, Luciano D’Alfonso, e gli imprenditori Carlo, Alfonso e Paolo Toto, nell’ambito dell’inchiesta relativa alla realizzazione della S.S. 81 (Mare Monti).

La richiesta, formulata dal pm del tribunale di Pescara Gennaro Varone, riguarda anche altre nove persone. Si tratta del progettista della Mare Monti, Carlo Strassil, arrestato il 19 aprile scorso, Fabio De Santis, responsabile del procedimento, Valeria Olivieri, commissario straordinario, Cesare Ramadori, del cda della Toto, Paolo Lalli, direttore dei lavori, Michele Minenna, dirigente Anas, Roberto Lucetti, funzionario Anas, Paolo Cuccioletta, consulente, Angelo Di Ninni, incaricato dalla Provincia di Pescara di valutare l’incidenza ambientale della variante.

I 13 imputati sono accusati, a vario titolo, di corruzione, truffa aggravata, falso ideologico, concussione, violazione delle leggi ambientali. Per l’accusa, l’appalto sarebbe stato stravolto per renderlo vantaggioso per l’impresa Toto. Il pm ha, inoltre, stralciato la posizione di Raniero Fabrizi, ingegnere, che è stata archiviata. Ora tocca al gip fissare l’udienza preliminare.

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