Pescara. Ancora in piazza gli studenti del De Cecco, per il paventato trasferimento dell’istituto alberghiero a Villareia di Cepagatti.
Non sono bastate le “chiacchiere” di rassicurazione ricevute ieri dall’assessore regionale Di Matteo e dal sindaco Alessandrini, gli studenti del Ipssar vogliono che quanto da loro chiesto venga messo nero su bianco: No Villareia, ovvero non all’accorpamento dell’istituto alberghiero di Pescara con l’agrario di Cepagatti.
La rumorosa protesta è scoppiata ieri mattina, dopo le prime voci circolate sulla proposta di Regione e Provincia di creare un Biocampus a Cepagatti, che costringerebbe centinaia di studenti da Pescara a fare da pendolari verso il Comune dell’entroterra, e tanti altri che già si muovono quotidianamente verso il capoluogo ad affrontare ulteriori difficoltà negli spostamenti con i mezzi pubblici.
Ma ciò che ancor di più preoccupa i ragazzi è l’assenza, nella nuova ipotetica sede, di laboratori per le esercitazioni pratiche. Ieri l’assessore Di Matteo ha detto che “l’Alberghiero ha bisogno di spazi e superare le difficoltà dovute anche all’esistenza oggi di più sedi sparse per la città”, provando a tranquillizzare i giovani spiegando che “le istituzioni hanno fatto una proposta che loro possono o non possono accettare”. Il sindaco Alessandrini, coinvolto con il prestito di alcuni spazi comunali alla scuola, ha incontrato una delegazione studentesca nel corso di una riunione, affermando che “è attiva una strategia operativa per tenere la scuola in città”, in attesa del consiglio comunale straordinario convocato sulla vicenda per il 19 ottobre.
Ma ciò che gli studenti del De Cecco vogliono sono le certezze, “da mettere nero su bianco”, del presidente della Provincia di Pescara, ente proprietario della scuola, così anche stamattina centinaia di ragazzi, insieme a qualche docente e genitore, sono tornati in piazza Italia a far sentire le proprie richieste a suon di cori e cartelloni. Ma Antonio Di Marco è oggi impegnato a Roma, al ministero dello Sviluppo economico, nella conferenza dei servizi sulle trivellazioni petrolifere in Adriatico.
L’agitazione, dunque, potrebbe proseguire domani per il terzo giorno consecutivo.
Intanto per venerdì è stato organizzato un corteo “contro lo spostamento dell’alberghiero” e per “pretendere il diritto allo studio”. Il corteo partirà alle 8.30 dall’istituto di via dei Sabini ed arriverà in piazza Italia. Gli studenti stanno promuovendo l’evento attraverso i social network, invitando alla partecipazione.