Pescara, l’assessore nega il degrado: “Il parco Florida pulito e controllato”

Pescara. Ieri la denuncia del gruppo consiliare Ncd, oggi il sopralluogo dell’assessore al Verde al parco Florida, dove vandali e senzatetto al bivacco hanno invaso e degradato il giardinetto dedicato ai giochi dei bambini.

Di tutt’altro avviso rispetto ai consiglieri Testa, Pastore e Cremonese, l’assessore Laura Di Pietro riferisce di aver trovato “tutt’altro che abbandonato e regno di un evidente degrado. In ballo anche l’anta di un cancello mancante: “Il cancello che i consiglieri definiscono rubato”, ribatte oggi la Di Pietro, “non è posto agli ingressi del parco, ma è un semplice divisorio delle due zone interne dell’area verde. In secondo luogo, non è stato affatto rubato, bensì è stato rimosso diversi mesi fa e appoggiato in sicurezza, in attesa di essere risistemato. Un’operazione che non appare essere oggi prioritaria, dato che, ripeto, è un semplice divisorio fra due spazi interni del parco”.

Da Ncd è arrivata, a mezzo interrogazione scritta, la richiesta di maggiori controlli e sicurezza: “Il parco Florida, inoltre, gode di controlli costanti, c’è un custode che fino ad oggi, a giorni alterni, si è occupato di monitorare l’area, mentre dalla settimana prossima sarà presente ogni giorno”, annuncia ancora l’assessore, “per quanto riguarda i giochi, rassicuro i frequentatori che sono stati controllati di recente, lavoro che stiamo facendo in tutti i parchi cittadini e appena possibile li implementeremo, così come altrove, ripartendo risorse che purtroppo sono centellinate. La pulizia, visto il controllo costante, è assicurata, anche nell’area di sgambettamento, una delle più belle e attrezzate di tutta la città”.

“È evidente, però”, ammette Laura Di Pietro, “che poco possiamo, purtroppo, contro l’inciviltà di alcuni frequentatori che possono abbandonare rifiuti in giro o non raccogliere le deiezioni dei propri animali, ma saremo presto operativi anche su questo punto. Nella nota, infine”, conclude, ” si fa anche riferimento ad attività di spaccio che a noi non risultano, ma che se i consiglieri hanno potuto accertare, sarebbero forse da denunciare in altri luoghi prima che a mezzo stampa”.

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