Popoli, appalti slittati: ospedale a rischio chiusura?

Popoli. Appalti a rilento, finanziamenti slittati al 2017 e ritardi ingiustificati: l’opposizione in Consiglio Regionale sbotta e chiede al Governatore D’Alfonso chiarezza definitiva sul futuro dell’Ospedale civile di Santissima Trinità di Popoli.

“Dopo la voluta chiusura del punto nascita”, polemizza in una nota il capogruppo di Forza Italia Lorenzo Sospiri, “tutto lascia ipotizzare un ulteriore declassamento della struttura. Stamane, su sollecitazione del consigliere provinciale e comunale Mario Lattanzio, – riferisce il consigliere forzista   ho presentato un’interrogazione sul tema, ma soprattutto chiariamo fin d’ora che siamo pronti a schierarci con il sindaco di Popoli in difesa di una struttura sanitaria fondamentale, oggi minacciata dal Decreto Lorenzin, la cui applicazione, ne determinerebbe la chiusura. E questo anche se ormai l’Abruzzo è fuori dal commissariamento e con i conti risanati, come si vanta da settimane l’assessore Paolucci”.

“Il primo obiettivo è quello di far luce sul Piano degli investimenti 2015-2017 – ha specificato Sospiri”. A dicembre 2014, infatti,  la Asl di Pescara ha approvato un piano triennale per le opere edili e strutturali relative al Presidio di Popoli, ossia la realizzazione, per una spesa di 700mila euro prevista nel bilancio regionale 2015, di un locale per l’installazione di una Risonanza magnetica già acquistata nell’ottobre 2012, e la realizzazione del reparto Gravi Cerebropatie Acquisite, per una spesa complessiva di 930mila euro, di cui 500mila euro iscritti nel bilancio 2015 e 430mila nel bilancio 2016. Il 30 dicembre 2014, sempre con delibera numero 1459 del Direttore generale della Asl D’Amario, è stato approvato il progetto esecutivo e avviata la gara per la realizzazione delle opere inerenti l’installazione della Risonanza magnetica, mentre, addirittura, è già stata aggiudicata la gara per la realizzazione del reparto per le Cerebropatie. “Il 20 giugno scorso, però, è arrivato lo stop alle due procedure”, ricorda Sospiri, “ossia il Direttore D’Amario ha ricalibrato il piano degli investimenti facendo slittare al 2016 le opere per la Risonanza magnetica, con una gara già in corso, e al 2017, ossia fra due anni, quelle per il reparto per le cerebropatie, con una gara già aggiudicata. Un provvedimento che ha fatto scattare un campanello d’allarme e sul quale ora vogliamo sentire direttamente la voce dei vertici della Regione Abruzzo, consapevoli e responsabili, evidentemente, di tali decisioni. E attraverso l’interrogazione presentata, ho chiesto al Presidente D’Alfonso e all’assessore alla sanità Paolucci di conoscere quali siano state le motivazioni che hanno determinato il differimento dei finanziamenti, ovvero degli interventi già previsti sull’ospedale di Popoli, che soffre dei gravi ritardi nell’attuazione di investimenti approvati da anni e la cui fonte di finanziamento risulta essere nelle disponibilità della Asl, trattandosi di utili derivanti dall’esercizio 2013”.

“Peraltro”, aggiunge  il consigliere provinciale e comunale Mario Lattanzio, “tali notizie sono trapelate dopo pochi giorni dallo scontro che, dopo la chiusura dell’ambulatorio oncologico, si è consumato tra il sindaco Galli, giustamente schierato in difesa dell’ospedale, e l’onorevole Castricone che ha attaccato e biasimato il sindaco, anziché fare fronte comune in difesa dell’ospedale. Peraltro i due procedimenti congelati si aggiungono ai ritardi inerenti il potenziamento della riabilitazione, partito nel 2011, e che avrebbe dovuto essere la salvezza del nosocomio popolese. Purtroppo il timore è che tali slittamenti siano propedeutici all’applicazione del Decreto Lorenzin, che fissa i parametri di densità anagrafica, ossia almeno 200mila abitanti, per mantenere in vita gli ospedali. Se quel decreto, che comunque dev’essere portato in Consiglio regionale, dovesse essere applicato, in Abruzzo resteranno solo 2 ospedali e Popoli, dove c’è il personale, ci sono delle professionalità, in un Abruzzo ormai fuori dal Commissariamento, chiuderà”.

Impostazioni privacy