Villa Celiera. Nel pomeriggio di oggi il Presidente della Giunta regionale Luciano D’Alfonso ha effettuato un sopralluogo – prima in elicottero e poi a piedi – sui luoghi della frana che giovedì scorso ha interessato l’abitato di Villa Celiera. Con lui c’erano il Presidente della Provincia di Pescara, Antonio Di Marco, e il consigliere regionale Alberto Balducci, delegato per il dissesto idrogeologico nell’area vestina.
“Mi sono confrontato con il sindaco – ha detto D’Alfonso al termine del sopralluogo – visitando tutti i punti della frana. Ho rilevato una notevole dispersione di acque e una mancanza di manutenzione e regimentazione che dura da anni.
Organizzerò presto una riunione per fare la stima dei danni e rimuovere le cause del dissesto. In settimana convocherò un incontro con la Protezione civile nazionale in attesa di portare qui il prefetto Franco Gabrielli”.
Altri sgomberi. Man mano che si allarga l’area interessata alla frana, nel territorio di Villa Celiera, in provincia di Pescara, l’amministrazione comunale dispone lo sgombero di altre case. Due giorni fa ne sono state evacuate nove, ieri una e oggi altre otto. La decisione di oggi è stata assunta a livello precauzionale, non trovandosi le strutture liberate nella zona rossa, quella direttamente interessata alla frana. Le persone che hanno dovuto lasciare le proprie abitazioni oggi sono 22 e, sommate a quelle dei giorni scorsi, arrivano a 41 residenti costretti a trovare una sistemazione alternativa. In alcuni casi gli alloggi hanno subito danni gravissimi. A tenere sotto controllo la situazione, anche per evitare furti, ci sono i carabinieri della compagnia di Penne.
Sopralluogo Protezione Civile. Si svolgerà domani, lunedì 2 febbraio, un sopralluogo di tecnici, geologi e uomini della Protezione Civile in contrada Vagnola di Villa Celiera per valutare la profondità e l’estensione della frana che ha colpito nei giorni scorsi la frazione del piccolo centro del pescarese, rendendo necessario evacuare la frazione, per un totale di 41 persone. Ieri sono stati evacuati gli ultimi otto nuclei familiari. Nell’intera contrada resta una sola famiglia, in una abitazione lontana dal fronte franoso.