Tangenti L’Aquila, Pezzopane a Chiodi: ‘sciacallo!’

L’Aquila. “Non poteva mancare Chiodi nell’elenco degli sciacalli sull’Aquila“.

Così la senatrice Stefania Pezzopane, in relazione alle recenti dichiarazioni del presidente della Regione Abruzzo sulle presunte tangenti nel post sisma aquilano.
E’ uscito dal suo tombale silenzio, per sferrare un tardivo attacco, che si è rivelato un vero e proprio boomerang. L’effetto letale delle sue dichiarazioni, in realtà, colpiscono lui stesso. Inutile che cerchi di accreditarsi come il baluardo della ricostruzione. È una veste che non gli non gli casca a pennello. Crede forse che gli aquilani abbiamo dimenticato quei due anni infernali?”.
Durante il suo Commissariamento” continua la senatrice del Pd “non solo ha bloccato la ricostruzione, spianando la strada a quanti hanno ostacolato l’assunzione di leggi certe e trasparenti, ma hanno preferito agire con le ordinanze che derogavano alle leggi. Le vicende giudiziarie di questi giorni, poi, si riferiscono proprio al periodo in cui lui era Commissario. Incurante del fatto che durante il suo mandato ci sono stati tre assessori arrestati e altri suoi collaboratori indagati e che il suo stesso studio professionale è entrato nel mirino della magistratura, ha la faccia tosta di fare pesanti allusioni sul processo della ricostruzione. Non ha mai accennato a dimettersi. Probabilmente perché ha ritenuto che le responsabilità penali, in capo ai suoi assessori e collaboratori, fossero strettamente personali. Le sue responsabilità politiche neanche le contempla, mentre ha l’indecenza di parlare di quelle di Cialente”.
Insomma, secondo Stefania Pezzopane, il Governatore “guarda alla pagliuzza nell’occhio dell’avversario, ma non alla trave che è nel suo. Massimo Cialente si è dimesso, nonostante non sia stato raggiunto da alcun avviso di garanzia, dimostrando una dignità che altri non hanno. L’Aquila saprà reagire e andare avanti a testa alta e domani nella manifestazione, a cui invito tutta la cittadinanza a partecipare, sapremo ribadire la credibilità e la correttezza di un’amministrazione comunale e di un sindaco che ha messo la ricostruzione al primo posto”.

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