L’Aquila, le frazioni pedemontane dicono ‘no’ ai consigli territoriali

L’Aquila. ‘Arischia Aragno Assergi: le tre “A” rappresentano la sconfitta dell’amministrazione comunale. Non è casuale il fatto che non si svolgano le elezioni nelle tre frazioni pedemontane. Quando il Comune diventa responsabile dell’eliminazione delle delegazioni, del servizio postale, dei servizi di manutenzione, quando viene meno l’attenzione amministrativa accade giustamente e legittimamente che i cittadini si sentano indifferenti alle iniziative di questa maggioranza’. Lo dichiara Guido Quintino Liris, capogruppo di Forza Italia al Comune dell’Aquila.

‘Le frazioni più lontane dalla città non vogliono legittimare le iniziative di un Comune distante non soltanto a livello logistico, ma anche a livello politico e amministrativo. Invito la Sinistra e il PD a fare un’analisi attenta del proprio ennesimo fallimento. La Sinistra, che da troppi anni gestisce con arroganza il potere in città, ignora il fatto che le realtà più lontane da tempo si sentano sole ed abbiano imparato ad essere autonome, magari anche grazie alla centralità assunta dagli Usi Civici che, in tali contesti, si occupano anche di competenze prettamente comunali, quali Piano Neve e taglio erba’, continua Liris.

‘Sarebbe magari il caso di accrescere le competenze delle amministrazioni degli Usi Civici, data la pericolosa e incosciente latitanza del Comune dell’Aquila. I cittadini di Arischia, Aragno, Assergi, Camarda e Filetto hanno dato alla Sinistra la risposta che meritava, Cialente sta raccogliendo quanto seminato.

Se il Partito Democratico pensava di risolvere con lo strumento delle nuove circoscrizioni il rapporto con le frazioni non può che prendere atto del proprio ennesimo fallimento‘, conclude il vicepresidente regionale di Forza Italia.

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