L’Aquila, cagnolina abbandonata e legata fuori il canile

L’Aquila. Nel cuore della notte è stata legata a una recinzione e lasciata lì da sola.

Lega Nazionale del Cane sporge denuncia e fornirà le immagini delle videocamere ai Carabinieri ma chiede anche informazioni ai cittadini se per caso riconoscono la piccola.

Quando i volontari LNDC sono arrivati in canile qualche giorno fa hanno trovato una sorpresa: legata a una staccionata poco prima dell’ingresso della struttura c’era una cagnolina nera. Ovviamente la piccola era disorientata e spaventata ma comunque è risultata subito molto dolce e docile. Chiaramente la cagnetta era priva di microchip e la Sezione LNDC di L’Aquila ha quindi avviato le procedure di recupero da parte della ASL che ora provvederà a iscriverla all’anagrafe e a tutte le procedure sanitarie previste dalla legge.

“La persona che ha compiuto questo gesto orribile pensa di essere furba ma abbiamo le immagini delle telecamere di sorveglianza e provvederemo quanto prima a consegnarle ai Carabinieri insieme alla denuncia”, fa sapere Maurizio Bergamotto – Presidente Sezione LNDC L’Aquila.

“Il fatto è avvenuto di notte ma le immagini sono chiare e siamo certi che potranno essere un valido aiuto per le indagini. La cagnolina è giovane, ha circa un anno, di taglia piccola e molto socievole. Sicuramente si tratta di un animale abituato a stare in casa o in famiglia. Una volta espletate tutte le procedure sanitarie sarà pronta per essere adottata da una famiglia che la terrà e la amerà per tutta la vita. Nel frattempo però prego chiunque la riconosca di farci avere informazioni sulla persona che l’ha abbandonata senza nemmeno voltarsi indietro. Potete contattarci scrivendo a info@cuccefelici.com, o anche in forma anonima al numero 329.9064859, qualsiasi informazione sarà ovviamente trattata con la massima riservatezza”.

“Oltre a essere un reato, l’abbandono è un gesto vigliacco e crudele nei confronti di una creatura che ci ama incondizionatamente e non merita in nessun caso di essere trattata così. Fortunatamente la piccola ora è in ottime mani ma cosa poteva accadere se, nelle ore che ha passato lì da sola, fosse riuscita a slegarsi? Poteva morire investita nel tentativo di tornare da chi aveva tentato di liberarsi di lei o magari essere aggredita da altri animali”, commenta Piera Rosati – Presidente nazionale LNDC Animal Protection.

“È incredibile e imperdonabile che oggi succedano ancora cose del genere. Se una persona ha difficoltà a mantenere il proprio animale ci sono tante altre strade che si possono percorrere senza dover arrivare a questo gesto così estremo e cattivo. Si può chiedere aiuto alle associazioni di volontariato per il cibo, per le cure veterinarie o per trovare un’adozione, ci si può rivolgere a un educatore per eventuali problemi di convivenza, si può perfino fare la rinuncia di proprietà presso il proprio Comune se si hanno gravi problemi. Ma legare un cane a un palo nel cuore della notte e andare via come se nulla fosse è veramente spietato e da vigliacchi”, continua Rosati.

“Ora non ci resta che fare il tifo per questa piccolina e sperare che superi al più presto questo brutto trauma e trovi subito una bella famiglia con cui condividere una lunga e felice vita”, conclude Rosati.

 

 

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