Ricostruzione L’Aquila, quando la burocrazia ‘intoppa’: bloccati 400milioni di investimenti

terremoto_crolloL’Aquila. Quattrocento milioni di investimenti (industriali e di ricerca) con progetti già pronti e fermi al palo. Bloccati dal peggior male del Paese: la burocrazia.

Quando, però, tali investimenti si rivelano fondamentali per la ricostruzione di una città, come L’Aquila, completamente distrutta da un terremoto e che ancora oggi, a distanza di oltre quattro anni, stenta e ripartire, allora la rabbia che sale è tanta.

A denunciare la situazione di stallo è il segretario generale della Cgil dell’Aquila, Umberto Trasatti, che accende i riflettori su un “incomprensibile” ritardo nell’utilizzo degli ormai famosi 100 milioni deliberati a dicembre 2012 per il rilancio delle attività economiche,

“L’allora ministro per la coesione territoriale, Fabrizio Barca, emanò un decreto che destinava le risorse finanziarie sia ai progetti di investimento produttivo a forte contenuto di innovazione e con elevato potenziale di crescita, sia a progetti di ricerca industriale (il primo asse)” ricorda Trasatti. “Ulteriori finanziamenti venivano poi destinati alla creazione ed allo sviluppo di nuove attività imprenditoriali, al sostegno di azioni di trasferimento tecnologico ed alla valorizzazione delle eccellenze del territorio e delle potenzialità del sistema turistico (secondo asse). Alcune aziende presenti sul territorio si sono da tempo attivate ed hanno già proposto significativi e importanti progetti di sviluppo in vari settori ad alta tecnologia (farmaceutica, avionica, aerospaziale ed altri) per sostenere i quali alcune di esse hanno già costituito un importante polo di innovazione riconosciuto a livello regionale. Hanno fatto, dunque, la loro parte, impegnandosi a cofinanziare gli interventi in una misura molto rilevante. Al punto che dopo una valutazione complessiva possiamo dire che 100 milioni di investimento pubblico generano circa 400 milioni di investimento globale sul nostro territorio”.

I mesi, però, passano e “ancora ignoriamo quanto tempo ci vorrà a realizzare i progetti. Nel frattempo” aggiunge il segretario della Cgil aquilana “questo territorio continua a registrare il peggioramento della situazione economica. Ricordiamo che il dato del primo semestre 2013, certificato dall’Inps, indica un incremento degli ammortizzatori sociali pari al 76,4% rispetto al primo semestre 2012, il che ci assegna un triste primato in una regione dove l’incremento e’ del 29,7%. E’ evidente che non si può più perdere tempo sui nuovi investimenti. A questo proposito la normativa è chiara ed assegna a ciascun soggetto un compito specifico: il ministero dello Sviluppo economico deve adottare le iniziative necessarie (i decreti) per la rapida attivazione degli interventi, Invitalia deve svolgere le istruttorie necessarie sui progetti, e il Comitato di indirizzo (istituito presso la Presidenza del Consiglio dei ministri) deve coordinare, vigilare e monitorare gli interventi. Questi soggetti istituzionali stanno facendo il loro lavoro?”.

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