Luco dei Marsi, la legge antimafia confisca il bar Black Out: quattro sospensioni in un solo anno

blackout_lucomarsiLuco dei Marsi. Dopo quattro sospensioni della licenza in un solo anno, il bar Black Out viene definitivamente confiscato dal tribunale di Avezzanno. Applicata la legge antimafia.

I carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Avezzano hanno dato esecuzione ad un provvedimento di sequestro e confisca del bar Black Out che, nell’arco di un anno, per specifici episodi avvenuti nel locale, aveva gia’ subito quattro provvedimenti di sospensione della licenza. In un occasione, l’insegna del locale venne anche raggiunta da proiettili d’arma da fuoco. Il provvedimento e’ stato emesso dal Tribunale – Sezione Misure di Prevenzione – di L’Aquila, presieduto dal giudice Giuseppe Romano Gargarella sulla scorta di una proposta avanzata dal Pubblico Ministero della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Avezzano, Guido Cocco. Nello specifico, e’ stata applicata una norma prevista dal “Codice delle Leggi Antimafia”, che solo da circa due anni e’ entrato in vigore. In pratica, e’ stata disposta una misura di prevenzione patrimoniale nei confronti dei titolari del bar, con l’alienazione e la chiusura dell’esercizio commerciale. Contestualmente, nei confronti della intestataria della licenza e’ stata, altresi’, disposta la misura di prevenzione personale della “sorveglianza speciale, per cinque anni, con obbligo di soggiorno nel comune di residenza”. Quest’ultima misura era stata gia’ applicata al convivente della donna, di origine marocchina, attualmente detenuto. Le indagini patrimoniali che hanno portato alla proposta di sequestro beni sono state sviluppate dai militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Avezzano nell’ambito dell’indagine denominata Empty Den, che lo scorso mese di settembre aveva permesso di disarticolare una rete di spaccio di sostanze stupefacenti ad opera, prevalentemente, di cittadini extracomunitari di origine marocchina che operava a Luco dei Marsi e in altri centri della Marsica. A seguito del sequestro è stato nominato un amministratore giudiziario che dovra’ procedere a tutte le incombenze per addivenire alla confisca definitiva del bene sequestrato che, in tal modo, entra nella disponibilita’ dello Stato.

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