L’Aquila, inaugurato anno accademico: sit-in di protesta UDU

L’Aquila. L’UDU L’Aquila, in occasione della cerimonia inaugurale dell’anno accademico dell’Università degli studi dell’Aquila, ha scelto di essere presente, oltre che dentro con i propri rappresentanti, anche fuori dall’inaugurazione, con un SIT-IN di protesta nei confronti della Rettrice, Paola Inverardi, e di tutta la governance di Ateneo, cui hanno partecipato circa cento studenti universitari.

‘Un sit-in contro le modifiche dello Statuto con modifiche a scapito degli studenti, delle rappresentanze studentesche e, in particolare, della Carta dei Diritti.

Lo slogan tanto caro alla nostra Rettrice che recita “Univaq: dove si studia e si partecipa” è,
nella realtà dei fatti, solo un mero specchietto per le allodole: con le nuove modifiche dello
Statuto il Consiglio Studentesco sarà di fatto declassato e svuotato di ogni reale possibilità di
incidere sulle scelte dell’Ateneo riguardanti gli studenti.

Durante la cerimonia il Presidente del Consiglio Studentesco, Marco Bosica, ha portato i
saluti di tutto il mondo studentesco. E’ stata l’occasione per ricordare l’importanza del ruolo
della rappresentanza studentesca: basti infatti pensare alla lunga battaglia condotta dal
CNSU e, a livello regionale, dal Coordinamento Regionale Udu L’Aquila, Udu Teramo e 360
Gradi Chieti-Pescara per l’innalzamento delle soglie ISEE/ISPE per l’accesso alle borse
di studio; grazie all’impegno promosso all’interno del MIUR, degli organi di ateneo e degli
enti locali per il diritto allo studio, siamo passati all’incremento del numero di studenti idonei
a 1500 (oltre 300 in più rispetto al passato).

Rappresentanza studentesca che, giornalmente, è costretta a constatare anche una carenza di servizi nel polo di Scienze Umane, sito nei pressi del centro storico del capoluogo abruzzese. I riflettori di questa inaugurazione sono sul polo di Acquasanta, dove si tengono le attività didattiche dei corsi di laurea di Economia. La sede ad oggi presenta gravi carenze, fonte di disagio per tutti gli studenti: mancano aule idonee per le lezioni, non ci sono sale
studio e biblioteche adatte, la mensa non è mai stata completata e i servizi di trasporti sono insufficienti.

Questa giornata cade anche in un periodo molto delicato sul piano nazionale; infatti, nelle
prossime settimane, si discuterà in Parlamento la nuova Legge di Stabilità: il tema della
‘No Tax Area’ è senz’altro una novità positiva che permetterà di creare uniformità nella
tassazione per i redditi medio-bassi e di aumentare il numero di studenti che accedono ai
gradi più alti di istruzione; dall’altro lato, troviamo, invece, elementi tutt’altro che chiari come
le 400 “Superborse” di merito che verranno assegnate, con criteri piuttosto discutibili, dalla
“Fondazione per il merito”.

Un altro tema, sempre di attualità e discusso in questi giorni, è quello inerente le “Cattedre Natta”: il CUN segnala che dal 2008 al 2014 i professori ordinari sono diminuiti del 30%, mentre gli associati del 17%; nel complesso, si assiste ad una riduzione del 25% della docenza universitaria rispetto alla media europea.

A questa catastrofe il Governo risponde tramite le “Cattedre Natta”, con 500 docenti che verranno
selezionati da una commissione nominata dalla presidenza del consiglio dei ministri, in
deroga alle normali procedure di reclutamento.

A livello locale, possiamo sicuramente affermare di vivere in un contesto in cui le istituzioni
si rifiutano di interpellare la componente studentesca e giovanile. Non è un caso,
infatti, che da più di tre anni non veniamo convocati dal tavolo istituzionale ComuneUniversità-ADSU
o nel recente “Tavolo per la mobilità aquilana” per discutere di tematiche che ci interessano direttamente e che incidono radicalmente sulla vita universitaria di tutti i giorni.

La nostra protesta nasce dalla necessità di mantenere intatti gli strumenti e i luoghi democratici di confronto, di discussione dove tutelare i nostri diritti e difendere con forza i principi sui quali si fonda la nostra associazione che, da sempre, si è battuta per un sistema che garantisca un reale diritto allo studio, che fornisca mezzi e strumenti per accedere alla formazione universitaria’, si legge nella nota di Udu L’Aquila.

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