Operaio marsicano muore a Roma nel cantiere della metro

incidente_romaRoma. Un operaio che era al lavoro in un cantiere della metro B1 a Roma e’ morto precipitando in una buca in cui era stato versato dell’azoto liquido. Secondo una prima ricostruzione Bruno Montaldi, 48 anni, marsicano di Civitella Roveto, era solo quando, intorno alle sette di questa mattina, e’ sprofondato in un pozzo profondo 40 metri scavato da una trivella del cantiere in piazza Santa Emerenziana. Il corpo e’ stato recuperato dai Vigili del Fuoco e gli accertamenti sono stati affidati alla scientifica e agli agenti del commissariato Vescovio.

 

“Morire sul posto di lavoro e’ una tragedia che una società civile non può subire con rassegnazione. Per questo siamo tutti rimasti drammaticamente colpiti dalla vicenda” ha detto il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti. “Sono certo che le indagini per accertare che nel cantiere fossero state adottate tutte le misure di sicurezza del caso procederanno speditamente”, ha aggiunto.  Per Vannino Chiti, vice presidente del Senato e commissario del Pd Lazio, l’incidente “va ad aggiungersi ad una lista di morti bianche che nel nostro Paese cresce ogni giorno di più”.
“Non possiamo consentire” ha detto, “che il lavoro, fondamento della nostra Repubblica democratica, sia svolto senza la più completa sicurezza. Dobbiamo promuovere una solida cultura in questo senso e applicare e far rispettare con il massimo rigore la legge sulla sicurezza nei luoghi di lavoro”.

”E’ un fatto molto grave: l’ispettorato del lavoro deve fare un’inchiesta molto approfondita rapidamente”. Lo ha dichiarato il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, a margine della maratona ”Race for the cure”. ”Ogni qualvolta che – ha aggiunto Alemanno – c’è una morte bianca e’ come se tutto il sistema del lavoro fosse messo sotto accusa. Non è accettabile che una persona mentre lavora possa morire”. A chi gli chiedeva se i cantieri della metro siano sicuri il sindaco ha risposto: ”Si, ci sono tutte le normative, però faremo un’inchiesta attenta per capire se c’è stato qualcosa che non ha funzionato. In particolare i cantieri sono affidati alle imprese e la responsabilità è delle imprese che li gestiscono. L’amministrazione – ha concluso – deve fare i controlli, e noi continueremo a farli anche in modo piu’ intenso”.
”L’ho appreso adesso, ma non ho ancora capito la dinamica delle cose, mi informerò”. Lo ha detto il presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, a margine della Race for the cure, in merito alla morte di un uomo nel cantiere della metropolitana al quartiere africano. ”Certo – ha aggiunto – ogni volta che si perde una vita sul posto di lavoro è una sconfitta per tutti, per le istituzioni, per le imprese, per i lavoratori perché c’e’ qualcosa che non va nella filiera della sicurezza. Ci informeremo”. Polverini ha poi ricordato come la Regione sia attiva nella lotta agli incidenti sul posto di lavoro e ha concluso: ”E’ una piaga del nostro Paese, e che dobbiamo sconfiggere”.

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